E’ una storia d’amore tra le più appassionanti e misteriose delle nostre montagne iniziata nella tarda primavera del 1871, quando, Anna Stareat e Massimo Prihoda trovati senza vita ancora abbracciati e sorridenti ai piedi di un dirupo, hanno dato il via a quello che sarebbe stato chiamato il “Salto degli Sposi” proprio per il loro gesto estremo di amore. Giunti al Passo della Presolana dalla Polonia, ospiti di una facoltosa famiglia del posto, pittrice lei, musicista lui, trascorrevano parte delle loro giornate passeggiando, mano nella mano, all’ombra delle secolari abetaie. Anna, dai panorama, dalle suggestive albe, tramonti, e colori dei fiori, coglieva gli spunti per i suoi dipinti. Mentre, Massimo (o Massimiliano), dai suoni della natura e dal canto degli uccelli le ispirazioni per le sue composizioni e distici musicali.
“GIULIETTA E ROMEO DELLE PREALPI”
Anna e Massimo timorosi che il loro amore potesse finire, o forse perché contrastato dalle rispettive famiglie dalle quali erano fuggiti, un giorno decisero di immortalare per sempre la loro felicità, e, dopo aver appoggiato al tronco di un albero il violino, la tavolozza ed un dipinto da poco ultimato, si gettarono dal dirupo. A trovare i loro corpi su di un cespuglio di mirtilli fu la guardia boschiva, Bortolo Ovino, di Angolo Terme, comune bresciano a cui il famoso belvedere appartiene. Si racconta che ai visitatori particolarmente sensibili può capitare di sentire elevarsi dal bosco le delicate note di violino che ogni sera Massimo dedica alla sua amata. Suggestioni o meno, sta di fatto che da 150 anni quella dei “Giulietta e Romeo delle nostre Prealpi” è una storia da Mondo Antico fattasi leggenda che continua a vincere il tempo richiamando un sempre maggior numero di turisti e visitatori.
Il PASSO DEGLI “OTTO CONFINI”
Facilmente raggiungibile in pochi minuti a piedi dal sentiero che inizia nei pressi del parcheggio del “Bar Sport”, merito della popolarità che in questo secolo e mezzo è andata aumentando sempre più, il naturale panoramico balcone di roccia che spazia su tutta la Valle di Scalve e Valle Camonica, continua ad essere uno dei luoghi più noti e gettonati delle nostre località prealpine. Una storia, questa dei due infelici sposi venuti da lontano, da sempre ispiratrice di pensieri poetici, come le oltre 400 frasi e lettere d’amore raccolte in pochi giorni in occasione di un concorso per i visitatori organizzato alcuni anni fa da Biagio Piccardi per conto dell’Ersaf. (Ente regionale agricoltura e foreste).
Situato a 1300 metri di quota in un ambiente di valico, il Passo della Presolana e dintorni, tra paesaggio, clima, storia e natura racchiude una serie di peculiarità difficilmente riscontrabili altrove, tra cui alcune storiche abitazioni di notevole pregio architettonico fatte edificare da facoltosi villeggianti, come quelle del Senatore Giovanni Silvestri al quale va il merito di aver messo a punto la legge che tutela le stelle alpine. Ma in poche decine di metri, cosa più unica che rara, a stretto giro di compasso s’incontrano e si sovrappongono ben otto realtà territoriali: i due confini delle province di Bergamo e Brescia, i tre confini comunali di Castione, Colere e Angolo Terme e i tre confini di valli e relative Comunità Montane, Val Seriana, Val di Scalve, Valcamonica.
LE CONCHIGLIE E L’ULTIMO ORSO
Una volta sul posto seguendo i gitanti hanno la possibilità di scoprire le numerose specie di conchiglie fossili della Presolana esposte al “Bar Museo”,..
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