Patagonia – Tra vento e natura/2

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L’imponente katamarano naviga sicuro nelle calme acque del lago fino a spingersi tra iceberg galleggianti sotto il fronte dei ghiacciai, in particolare quello spettacolare del ghiacciaio Spegazzini

Domenica 2 dicembre, da Calafate partiamo per il confine cileno tra una puna infinita, ma all’orizzonte una nuova catena di montagne, quelle cilene in direzione Torri del Paine. Superata la dogana con le solite “procedure perditempo” facciamo ingresso al parco dove tra laghi di colori incredibili, tra il turchese e il verde si ergono maestose le torri tra una natura insolita e questa volta con un vento violento tanto da dover procedere quasi sul fianco. Nel cielo a tratti azzurro formazioni di nuvole dalle forme più bizzarre rendono l’ambiente ancora più magico. E’ quasi sera e percorriamo la veloce “ruta” per Puerto Natales, un porto sulla baia del Pacifico. Il giorno seguente il programma prevedeva la salita alla laguna glaciale dell’altro versante delle torri ma qui il tempo cambia repentinamente e ci alziamo con la pioggia. In alternativa visitiamo un Hotel ricavato da una fabbrica storia cilena dove venivano macellate le pecore e conservate con frigoriferi d’altri tempi per esportazione nazionale e oltre. Il risultato di questo restauro è semplicemente straordinario e di gusto unico e raffinato per opera di architetti cileni.

Il tempo si rimette al bello già dalla sera e il giorno seguente torneremo al parco del Paine per la visita al lago Grey e al suo ghiacciaio, quindi torneremo poi costeggiando il lago Sarmiento di notevoli dimensioni per proseguire ancora più a sud con destinazione Punta Arenas. L’indomani il cielo è ancora azzurro e la giornata è dedicata prevalentemente al trasferimento fino ad Ushuaia traghettando per lo stretto di Magellano. Questo passaggio di mare collega l’oceano Atlantico a quello Pacifico dividendo di fatto il continente sudamericano dalla “terra del Fuoco”. Arriveremo a Ushuaia verso sera in uno scenario in parte caotico e nello stesso tempo originale tra monti con cime innevate e un’ampia baia che è la porta dell’Antartide.

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