Peia Botta e risposta in un paese sfasciato dalle polemiche. A due anni dalle elezioni i toni non si abbassano e si finisce in tribunale. La replica della sindaca: “Cercano di infangarci. Noi perseguiamo il bene pubblico e non l’interesse privato. Ci dife

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Botta e risposta. Di quelle che però non si fermano mai. E che non fanno cambiare idea ai sostenitori degli uni o degli altri. Ormai a Peia la situazione è questa. Anche a distanza di due anni dalle elezioni il clima non si placa, anzi, si surriscalda ulteriormente. Da una parte l’ex sindaco Santo Marinoni che proprio non vuole saperne di abbassare la guardia e dall’altra il gruppo di maggioranza della sindaca Silvia Bosio. In mezzo il paese, che ne farebbe volentieri a meno di tutto questo clamore, alla faccia di chi dice che è colpa dei media o di chissà chi. Ma tant’è e così si tirano in mezzo tutti e tutto. Anche la scuola di danza, che almeno sulla carta dovrebbe c’entrare poco o niente con la politica e l’amministrazione, ma guai a dare qualcosa per scontato a Peia. E così l’insegnante di danza ha annunciato querele contro l’amministrazione per come è stata trattata (abbiamo riportato la sua dura lettera sul numero scorso) e la replica dell’amministrazione non si è fatta attendere. Il tutto con un botta e risposta rilanciato dai social media, facebook che amplifica ulteriormente i toni. Insomma, a Peia il clima è questo. E non accenna a placarsi. Ecco la risposta del sindaco.

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Cari concittadini, mi vedo costretta ancora una volta a difendere le ragioni dell’amministrazione comunale che ho l’onore di rappresentare, a seguito della lettera inviata dalla signora Tosi e pubblicata in data 8 aprile scorso sul periodico Araberara. In un’unica cosa concordo con la signora Tosi, e cioè che “ognuno ha ciò che si merita”…

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