REPORTAGE Pellegrini in Terra Santa cercando il cielo “Questa terra ha sentito il passo di Dio”

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Don Michele Lievore

Uso la parola inter non a caso per definire questo pellegrinaggio visto che lo stile è quello di un pellegrinaggio che si riempiva oltre che di geografia e paesaggi, anche di Parola di Dio.

Eravamo in 49 tra vescovo, preti, accompagnatori, giornalista.

La partenza il giovedi mattina all’alba. Significativo che all’inizio del giorno cominciasse il nostro viaggio. La prima cosa da fare era celebrare la S. Messa nella chiesa del Conventino in citta, accanto alla Casa del Giovane.

Subito dopo, caricati i bagagli, ci avviamo verso l’aereoporto. Mentre viaggiamo mi viene la voglia di recuperare un po’ il sonno perduto, visto la levataccia per essere a Bergamo alle 6.30.

Non riesco a dormire l‘agitazione del primo viagigo in Terrasanta è troppa, allora mi perdo nel ripassare la lista dei partecipanti. Siamo un po’ di tutte le età. Sia chi è alle prime esperienze pastorali, chi ha già qualche anno di prove e chi ha lasciato ogni incarico di responsabilità e si è messo umilmente a offrire il suo ministero aiutando in questa o quella parrocchia.

Ci guidano due biblisti Don Alberto Maffeis e Don Patrizio Rota Scalabrini.

Siamo arrivati a Malpensa. Si scende e ci si prepara al check-in. Controllo e domande come di routine e si parte.

Dopo quattro ore di viaggio atterriamo nella Terra Santa.

Anticipo: forse non solo la Terra è Santa ma anche il cielo…

Ci fermiamo con il pullman che ci ha recuperato presso un sito di Emmaus, luogo dove si ricorda la casa dei due discepoli narrati nel Vangelo di Luca al Capitolo 24.

Lì il vescovo con un pensiero suo in una celebrazione molto semplice ci regala la Bibbia. La Bibbia del Pellegrino, con un elastico e due segnalibro di stoffa.

Arriviamo all’albergo che è gia sera… mangiamo, andiamo in camera e la notte chiude questa giornata del primo giorno in cui questo viaggio carico di promesse e il nostro zaino pieno di intenzioni di preghiera e della Bibbia che abbiamo ricevuto, si riposano anche loro per aspettare che il giorno si accenda.

Le levate durante tutta la settimana sono state in orari d’oro, visto che il mattino ha l’oro in bocca.

Alzati e colazionati si parte.

Partiti con il pullman ci addentriamo nel deserto, il paesaggio diventa subito “rustico”. 

Ogni tanto qualche oasi.

Vedere questi posti e pregare i salmi delle lodi… Mi giunge un pensiero, ecco cosa pensa l’ebreo che prega i salmi, dicendo “Ho Sete di Dio”.

Gran parte degli episodi dell’Esodo avviene nel Negheb. 

Saliamo su delle jeep e partiamo per una escusione addentrandoci nel deserto, come il popolo di Israele e tanti personaggi della storia della Bibbia,  solo che loro erano a piedi.

La prima parte dell’Esodo è al Sinai, nella seconda parte invece le coordinate puntano al deserto di Zin.

Qui la terra é tutta color caffè latte, ma sa di polvere.

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