Non è un vero e proprio libro perché la documentazione a disposizione per una biografia completa era veramente esiguo, ma un agile opuscolo di sedici pagine che vuole essere memoria ed omaggio ad una persona che molti dei suoi concittadini piariesi non conoscono, o non ricordano più, perché, come scrive l’autore Giuliano Todeschini, “ la storia di Padre Luigi Bigoni, missionario, è stata vissuta in gran parte lontano, molto lontano dal suo paese di nascita”, e cioè in Bangladesh.
Todeschini ha infatti raccolto ed ordinato alcune puntate che a Padre Bigoni aveva dedicato sul mensile “L’Eco del Sapèl Né”, il notiziario della comunità di Piario da lui diretto, raccontandone le vicende a partire dalla sua nascita il 6 aprile 1904 – quando il paese contava 44° abitanti – fino all’ultimo suo rientro in paese, nell’agosto del 1981; ma poi, siccome del sacerdote compaesano se ne sapeva ben poco, ha intrapreso un’ulteriore ricerca presso gli archivi comunali e parrocchiali e quelli del PIME, raccogliendo anche informazioni e materiali messigli a disposizione da alcuni conoscenti.
“L’esigua comunità di Piario non è stata certo, nel tempo, la fucina di numerosi personaggi illustri, a parte Mons. Pier Luigi Speranza (1801 -1879), vescovo di Bergamo dal 1854 alla morte – spiega Todeschini – ma nelle pieghe dimenticate del libro del passato ho voluto cercare, scoprire ed indagare i tratti della vicenda di Padre Bigoni, la cui famiglia apparteneva al casato Bigoni detto Biècc che abitavano la contrada Bruco.”.
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