Quando l’anno scorso la ‘Cumpagnia del Fil de Fer’ presentò il libretto che ricostruisce la storia delle Terme di Groppino, si rievocarono le vicende di una fonte particolarmente salutare, la “fontanèla di malàcc” , della realizzazione delle relative Terme e dello stabilimento per l’imbottigliamento che però visse una sola stagione, l’estate del 1906, e delle successive trasformazioni del luogo, prima in Sanatorio e poi in ospedale. Nell’occasione un benefattore aveva donato alla “Cumpagnia” un cartello indicativo del luogo, che avrebbe dovuto essere posizionato in loco per orientare chi volesse visitare la fontanella che è alimentata da una sorgente d’acqua freschissima, la stessa che un dépliant pubblicitario dell’epoca definiva “un ottimo eccitante stomatico, leggerissima e con buoni elementi, eccellente e gradevole”, addirittura “la sola che possa suggerirsi per acqua da tavola agli arterio-sclerotici ed ai polisarcici perché è la sola che contenga il jodio”.
Finora però del cartello indicativo nel luogo non c’era traccia, mentre gli escursionisti intenzionati a raggiungere la sorgente, ormai invisibile perché coperta dalla vegetazione, dovevano percorrere una stradina dalla quale si passava a malapena perché assediata dai rovi e dalle sterpaglie.
A porre rimedio a questa situazione ci ha pensato il presidente della “Cumpagnia”, Paolo Legrenzi, che armato di buona volontà, ha provveduto a pulire ed a rendere di nuovo accessibili sia la stradina che la “fontanèla”, nonché a posizionare correttamente il cartello. ..
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