Con l’inizio della Quaresima sulla sommità del “Riù”, l’altura che sovrasta il paese, sono riapparse le tre croci che simboleggiano il “Golgota”, la collina fuori dalla città dove avvenne la crocifissione di Gesù e dei due ladroni:
“Questa particolare tradizione fu avviata nel 2011 da un‘idea del parroco Don Eros Accorigi – spiega Giuliano Todeschini -. Il gruppo Oratorio dell’epoca si impegnò a far realizzare da una ditta specializzata nella lavorazione del legno, le tre croci in legno lamellare. Poi furono predisposti i pozzetti per l’alloggiamento nel terreno. Per messa in posa, considerata la notevole pesantezza, è necessario l’intervento di un mezzo munito di apposito braccio meccanico”.
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