Niente da fare. Il secondo round si chiude con un ko tecnico, il punto nascita chiude. “Sono estremamente soddisfatto per l’ordinanza del TAR che ha respinto il ricorso contro Regione Lombardia per l’annullamento della delibera regionale approvata lo scorso giugno che disponeva la cessazione dell’attività di 4 punti nascita, tra cui Piario, in applicazione del decreto ministeriale n. 70 del 2015 che prevede la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti all’anno”. Lo ha detto l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera commentando l’ordinanza del Tar della Lombardia sezione di Brescia che ha respinto il ricorso contro Regione Lombardia per l’annullamento della deliberazione della Giunta regionale in data 28/6/2018, n°XI/267 di approvazione del ‘Documento tecnico per la riorganizzazione della rete di offerta per l’assistenza alle donne e ai neonati in Lombardia’, nella parte in cui dispone la cessazione dell’attività del punto nascita dell’ospedale Locatelli di Piario entro il 31 dicembre 2018. “Il Tar – ha spiegato Gallera – con l’ordinanza di oggi, ha riconosciuto, da un lato, che Regione Lombardia con la sua deliberazione si e’ limitata ad applicare la normativa nazionale, dall’altro, che la nostra azione e’ stata dettata dalla necessità di garantire la sicurezza nei punti nascita”. “Il Tar ha infatti specificato nell’ordinanza – ha aggiunto l’assessore – come l’assistenza sanitaria delle gestanti non si consegua con la presenza diffusa di punti nascita, ma attraverso uno standard più sicuro. In merito al limite minimo di 500 parti all’anno per punto nascita, ha rilevato come attendibile il principio per il quale la numerosità dei parti sia un fattore che garantisce l’appropriatezza e la qualità della cura, in quanto la pluralità degli interventi accresce la preparazione professionale degli operatori sanitari”. “Nei prossimi giorni – ha concluso Gallera – convocherò i sindaci dell’ambito di Piario per illustrare la proposta di potenziamento del presidio ospedaliero elaborata congiuntamente con l’ASST Bergamo Est dopo un confronto puntuale con gli amministratori locali. Progetto di potenziamento che risponde alla volontà della Giunta di non ridurre ne’ depotenziare il ruolo del presidio di Piario che sarà oggetto di delibera in Giunta nelle prossime settimane”.