PISOGNE – Il Brescia Pride scatena la guerra in amministrazione. L’ex sindaco: “Mi vergogno”. Il sindaco: “Orgogliosi del patrocinio, viva la libertà”

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Il Brescia Pride a Pisogne fa discutere. O meglio, fa discutere maggioranza e opposizione in merito alla concessione del patrocinio gratuito del Comune alla manifestazione organizzata a Brescia sabato 9 luglio e che ha visto sfilare e colorare le vie del centro città oltre ventimila persone.

È partito tutto da Diego Invernici, ex sindaco ora seduto tra i banchi di minoranza, che ha pubblicato uno sfogo piuttosto duro sulla sua pagina Facebook: “Mi vergogno, da cittadino di Pisogne, di avere una amministrazione comunale che ha concesso il patrocinio del nostro Paese alla manifestazione Brescia Pride!! Un evento che ha ospitato comportamenti blasfemi, irrispettosi e discriminanti verso il mondo etero ed ecclesiastico, valori che non appartengono alla nostra comunità!!”.

Il sindaco Federico Laini scrive: “Con orgoglio abbiamo concesso il gratuito patrocinio al Brescia Pride, una grande manifestazione pacifica a difesa dei diritti e della libertà di tutti. Con altrettanto orgoglio ci distinguiamo da chi si vergogna di questo gesto e strumentalizza la presenza di un pugno di ‘estremisti’ tra migliaia e migliaia di belle persone. W la libertà e w tutte le manifestazioni in sua difesa”.

Risponde anche Giovanni Bettoni, assessore alla Cultura: “Io da cittadino pisognese invece mi vergogno ogni volta che sedendo in consiglio comunale, primo avanposto della rappresentanza democratica della nostra Repubblica, vedo appesa al collo la croce celtica simbolo nazista…

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