“Un anno duro, di emergenze continue ma nonostante questo non abbiamo mai mollato”, Ivan Faustinelli è nel suo ufficio, fine anno tosto: “Dalla pandemia all’emergenza per il dissesto idrogeologico, dopo la terribile primavera – spiega il sindaco – ci siamo trovati con la frana del torrente Arcanello che ci ha tenuto impegnati come amministrazione per mesi, ci sono stati molti disagi per tutti i cittadini e turisti, disagi che hanno interessato la valle del Viso, la più frequentata dai nostri turisti”. Sistemata la questione ecco che arriva la seconda ondata di Covid, che se qui non ha fatto morti ha però messo in ginocchio le attività: “E come se non bastasse è arrivata la mega nevicata che ha creato disagi un po’ dappertutto, molte zone sono rimaste senza telefoni, senza segnali tv, senza internet per alcuni giorni, per non parlare della pulizia delle strade che qui è sempre particolarmente complicata, sono strade strette e sono tantissime”. Al Tonale la neve fresca ha raggiunto i 4 metri e mezzo: “E qui in paese un metro e mezzo, il nostro paese è davvero particolare, le strade sono davvero tante e riuscire a tenere tutto in ordine è un’impresa, mentre nevica bisogna caricare tutta la neve e portarla via”. Insomma non ti sei fatto mancare niente in questo tremendo 2020: “Già, una nevicata particolare, prima ha nevicato, poi ha piovuto sopra le neve, è gelata sugli alberi e ha formato una crosta di neve che non si staccava dai rami, gli alberi sono appesantiti e sono caduti molti alberi. Probabilmente si tratta di migliaia di alberi. Nel frattempo abbiamo cercato nei limiti del possibile di stare vicini a tutti e di seguire il territorio”. Qui c’era molta attesa per l’arrivo dei turisti nelle vacanze di Natale: “Ma la notizia che verranno limiti gli spostamenti ci sta mettendo in ginocchio. Le attività stanno boccheggiando, qui tutti lavorano per lo sci anche indirettamente, la stagione invernale rappresenta quasi tutto il nostro fatturato, soprattutto il periodo di Natale, se perdiamo questo vuol dire perdere metà stagione o rischiare di veder saltare tante attività che lavorano sul nostro territorio. E qui non si tratta solo di gente di Ponte di Legno ma tutti i paesi vicini in qualche modo hanno a che fare con questa situazione, l’intera valle vive di questo”. Anche perché qui la seconda ondata Covid è stata molto blanda: “Abbiamo pochissimi positivi, quasi tutti asintomatici, solo uno in ospedale. Era stata fatta una mli proposta da parte dell’Associazione degli impianti di sci dove si proponeva un programma di sicurezza a carico delle stazioni, quindi prenotazioni online piuttosto che un numero limitato di sciatori ma non ci hanno mai risposto, nemmeno hanno preso in mano la nostra proposta”. Nonostante questo si è andati avanti: “Sul fronte opere pubbliche non abbiamo mai mollato – continua Faustinelli – i lavori alla biblioteca sono terminati. I lavori alle Terme vanno avanti nonostante tutto, stiamo mettendo i puntoni e lavorando alle paratie, manca l’ultima parte dello scavo. Il parco di Santa Apollonia si è concluso così come l’illuminazione sulla pista ciclabile, il sentiero degli Alpini, la ferrata. Stiamo completando il tunnel del parco all’edificio ex scuole e asilo. Abbiamo sistemato l’area faunistica della baia nel bosco e realizzato il recinto dei cervi”. E ora la notizia del mega finanziamento per 25 milioni, oltre a un altro milione e ancora 10 milioni, per un totale di 36 milioni di euro: “25 milioni di euro dal Piano Marshall da Regione Lombardia per l’ampliamento del demanio sciabile al passo del Tonale. Verranno realizzati due impianti con tutte le piste di innevamento. Il milione di euro invece servirà per interrare la statale 42 che collegherà i due versanti che non sono collegati e servirà per risolvere la questione sicurezza degli sciatori e dei pedoni che ora devono raggiungere la cabinovia a piedi”. E poi ci sono altri 10 milioni di euro finanziati dal Governo per la legge Olimpica: “La notizia era nell’aria da tempo, adesso sono stati firmati i decreti attuativi, verrà interrata la statale a Ponte di Legno per 400 metri in modo tale perché dove c’è la partenza della cabinovia Valbione c’è uno stretto spazio, in questo modo ci si potrà muovere finalmente in sicurezza e ci permetterà anche di organizzare eventi”. L’obiettivo chiaramente ha un nome: Olimpiadi di Cortina 2026.