“Lo so che adesso vanno di moda i cosiddetti ‘panettoni creativi’, sui social e in tv vediamo un’infinità di prodotti alternativi al panettone classico: quelli all’amaro, al caffè, alla mela, limone e cannella, persino al sedano candito. Per carità, va bene tutto, ma per favore – sottolinea Angelo Bani, titolare dell’omonima pasticceria/caffetteria nel centro storico del paese – non chiamiamoli panettoni: il panettone classico milanese è l’unico che si possa chiamare così, regolato da un disciplinare che prescrive anche i pesi e le dosi dei vari ingredienti. Un autentico panettone ha bisogno semplicemente di ottimi ingredienti e di una giusta lievitazione di due giorni, ed io lo faccio così, con qualche concessione solo per chi ama trovare nell’impasto anche un po’ di cioccolato e di pistacchi”.
Fondata nel 1971 dal padre di Angelo, Carlo, originario di Ghisalba, e dalla madre Ornella Colognesi, nossese, 4 anni fa aveva festeggiato il suo 50° anniversario: “Erano gli anni bui della pandemia, e in occasione del suo mezzo secolo di vita decisi di chiudere l’attività per tre mesi”.
Nella pasticceria lavorano anche due giovani dipendenti: Debora che si occupa prevalentemente del laboratorio e del bar, e Vera che cura particolarmente l’aspetto delle vendite.
“Mi piace curare anche l’estetica del mio negozio, pensare ad una presentazione accattivante dei prodotti, abbinare armonicamente colori e forme anche nelle confezioni”.
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