Una tromba d’aria che solleva i tetti, li scaraventa nell’aria, cadono sulla strada, sulle case dei vicini. Era un venerdì di fine giugno, erano le 20 della sera. “La consolazione è che non ci sono state vittime né feriti”. Il sindaco Stefano Mazzoleni è alle prese con eventi imprevisti e imprevedibili, anche burocraticamente. Incontri, riunioni, valutazioni, progettazioni, ricerca fondi. “Dieci minuti dopo il disastro siamo intervenuti, sono arrivati i volontari delle Protezioni Civili di Ponte Nossa, di Gandino, di Clusone, i Vigili del Fuoco di Lovere e Gazzaniga, i Carabinieri, la ditta che sta facendo i lavori dell’illuminazione pubblica, l’Enel, c’erano cavi scoperti della corrente elettrica ecc.. Una mobilitazione immediata per sgomberare i detriti, fare i primi interventi di messa in sicurezza. Due edifici sono di proprietà comunale, la scuola media e l’edificio ex Romelli Gervasoni. Una falda di quest’ultimo è finita su delle palazzine di privati, abbiamo dovuto far rimuovere i tetti pericolanti…
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