5 maggio 1958. E’ un bel pomeriggio di sole e Raffaella Battista, 12 anni, come ogni giorno accompagna i suoi fratellini Franco e Roberto sulla riva del fiume, dove poi trovano sempre qualche amichetto per giocare. Raffaella è la primogenita della famiglia: quando non è a scuola, secondo un costume “normale” a quel tempo, è lei che si occupa dei piccoli di casa sostituendo la madre al lavoro nello stabilimento tessile del paese.
I bimbi giocano con la ghiaia e con la sabbia e Raffaella li tiene d’occhio. Tra gli amichetti ce n’è uno, Carlo Arena, che ad un certo punto… SU ARABERARA IN EDICOLA DAL 19 MAGGIO