PONTE NOSSA – LA STORIA Svelato il mistero del nome del rifugio “Santamaria”

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Quando l’industriale monzese Luigi Santamaria

produceva lana pregiata sull’alpe di Leten

Chi raggiunge il rifugio Santamaria in Leten, la confortevole struttura che, inaugurata nel 1982 dopo gli opportuni restauri ed oggetto anche di interventi successivi alle grandi nevicate del 2014, di proprietà del Comune che ne affida la gestione al GARS (Gruppo Rifugio Santamaria che fa capo ad Adolfo Fiorina), si chiede spesso da dove venga il nome del rifugio stesso, nome che, per come è scritto, sembra escludere ogni possibile riferimento devozionale alla Madonna.

Fino a pochi anni fa era un mistero anche per noi – dice in proposito Reginaldo Peracchigli anziani, come Piero Tiraboschi e Nino De Vincentis, ne parlavano dicendo che era appartenuto ad un signore di città, Monza o Milano, che di cognome faceva appunto Santamaria, ma nessuno ne sapeva di più”

Ci sono volute tutta la sua passione e la sua ostinazione per iniziare la lunga ricerca che alla fine ha svelato l’arcano:

La mia ricerca cominciò nell’archivio di Parre, con l’aiuto della storica locale Renata Carissoni, la quale trovò un documento del 1681 in cui si affermava che l’alpeggio di Leten e Fop apparteneva a quel Comune: di qui l’ipotesi fondata che già allora ci fosse una struttura di ricovero per i mandriani”…

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