Un uomo che versa soldi per una fideiussione per un lavoro al proprio Comune, un libretto al portatore che scade e quei soldi che dopo 20 anni sono spariti. Succede a Premolo. Domenico Meloncelli l’1 dicembre del 1997 consegna al Comune un libretto al portatore a garanzia dei lavori effettuati in via Madre Gesuina Seghezzi. Sono passati 22 anni: “Il 23 ottobre del 2018 – racconta Domenico in una lettera scritta al sindaco di Premolo – sono stato contattato dal signor Trivella, tecnico del Comune, per riconsegnarmi il libretto. Il giorno dopo chiedo alla Banca San Paolo di Ponte Nossa di poter riscuotere l’importo presente sul mio libretto al portatore. Tengo a precisare che, avendoci versato 1.716.600 lire nel 1997, con un tasso annuo del 1,250% mi aspettavo di riscuotere perlomeno la cifra versata. Con mia amara sorpresa, invece, il direttore della filiale mi comunica che al 31 marzo 2003 sul libretto erano presenti solamente 680,19 euro e inoltre non possono nemmeno essere riscossi in quanto il libretto risulta estinto poiché senza movimento per più di 10 anni”.
Insomma, Domenico non ha più visto una lira, o meglio un euro: “Niente di niente, si sono rimbalzati le responsabilità, dal tecnico comunale alla Banca, mi hanno detto che l’ho lasciato scadere ma se l’avevano in mano quelli del Comune io cosa potevo fare?”.
Domenico non ci sta: “Perché nessuno, né dal Comune, né dalla banca, mi ha contattato prima della decadenza dei termini del libretto? E poi, perché anziché crescere di anno in anno con la maturazione degli interessi bancari, il mio deposito è invece diminuito? Infine, dal momento che il libretto era in mano loro, a chi spetta ora rendicontare a me dei movimenti effettuati?”….
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