Il Cre di quest’anno particolare si è concluso con una mostra, allestita presso la cripta della chiesa parrocchiale, frutto dell’impegno dei bambini, dei ragazzi e degli animatori che vi hanno partecipato. Una mostra davvero singolare: come spiega il parroco don Gianluca Colpani “ è il frutto più bello dell’esperienza di un Cre che certamente è stato diverso da quello degli altri anni, ma che comunque è stato comunque un bel momento, perché ha visto i ragazzi finalmente insieme dopo tanto tempo e perché hanno avuto la possibilità di rileggere con i loro occhi l’evento della pandemia che ci ha tutti terrorizzati”.
I ragazzi sono stati sollecitati a porsi delle domande: Cosa è successo in questi mesi: a me, alla mia comunità, ai miei Cari, ai miei amici, alla scuola, al lavoro alla Chiesa, alla mia vita? Cos’è cambiato in me in questo tempo? Cosa ho imparato da questa dolorosa esperienza?
“Gli occhi dei ragazzi a volte colgono cose che i grandi non sanno cogliere, e perciò con i più grandi abbiamo riflettuto sulle parole e sulle testimonianze di coloro che hanno vissuto più drammaticamente questa dolorosa vicenda; con i più piccoli abbiamo dato spazio alla loro fantasia, li abbiamo guidati nella manualità creando oggetti che, dopo la mostra, abbelliranno il paese”. …
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