Il “Giardino dei Giusti” di Premolo, il primo nato nella nostra Valle, era stato inaugurato il 9 marzo 2019, in occasione della “Giornata dei Giusti dell’umanità” che si celebra ogni anno in tutto il mondo. L’iniziativa era stata organizzata dal Comune e dalla Parrocchia e da altre realtà associative del territorio su un’idea dell’associazione culturale “Il Testimone” e si era concretizzata nella posa di una targa in memoria di don Antonio Seghezzi, l’eroico sacerdote premolese che aveva dato la vita per salvare dal nazifascismo i giovani dell’Azione Cattolica bergamasca di cui era l’assistente spirituale, perché “i Giusti sono persone che si sono attivate e si attivano per salvare altre persone anche a rischio della loro vita. I Giusti sono coloro che non rimangono indifferenti di fronte alla sofferenza umana. I Giusti sono coloro che si assumono una responsabilità personale in tempi e situazioni in cui la dignità umana viene calpestata. I Giusti sono coloro che fanno e diffondono il bene”.
Nel 2020 si era pensato di assegnare il riconoscimento alla coppia Benedetto De Beni –Isa Cittadini , che accolsero e nascosero due giovani sorelle ebree, Sara Daria e Rachel Rusia Turok, 13 e 15 anni, nella loro casa di Gromo fino alla fine della seconda guerra mondiale, salvandole dallo sterminio; ma la cerimonia e la posa della relativa lapide nel ‘Giardino’ furono impedite dalla pandemia, che causò la cancellazione dell’evento anche l’anno scorso…
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