Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata da un abitante di Trescore Balneario che, dopo la comunicazione ufficiale del trasferimento di don Ettore Galbusera a Desenzano di Albino (con la conseguente designazione del nuovo prevosto don Mauro Arizzi), lo ha voluto salutare prima del tempo (cioè prima del trasloco, che avverrà il prossimo settembre), ammettendo che la sua opinione sul sacerdote sia cambiata (in meglio) nel corso degli anni. Il parrocchiano, che ha firmato la lettera, ha chiesto di non indicare il suo nome.
Caro don Ettore,
Ho pensato di scriverti una lettera aperta adesso e non fra sei mesi, quando te ne andrai da Trescore, perché non voglio unirmi ai tanti che lo faranno a settembre, quando ci saluterai e noi ti saluteremo, magari senza mascherine! Premetto una cosa: sono un parrocchiano che frequenta la Messa nella chiesa di Trescore, ma non sono un cattolico impegnato in oratorio, in parrocchia o in qualche associazione del paese. Premetto anche un’altra cosa: in quelle poche occasioni in cui abbiamo parlato insieme, ti ho dato del ‘lei’. Scrivendo questa lettera preferisco però darti del ‘tu’. È più diretto.
Caro Don, io abito a Trescore da prima che tu arrivassi come nuovo parroco al posto di don Franco. Quando sono venuto ad abitare a Trescore, don Franco aveva già quasi settanta anni. Mi…
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