PRIMO PIANO – Quegli 8 femminicidi in bergamasca, da Laura Bigoni a Clusone a Giacomina Carminati a Trescore. Delitti senza colpevoli

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Una scia di sangue. Che gronda paura. E rimane lì. A ricordare che qualcosa non va e che qualcuno che dovrebbe pagare è a piede libero. Ma tant’è. I numeri sono impietosi, o forse la parola giusta sarebbe pietosi. Tra il 1993 e il 2024, nella bergamasca sono state uccise in circostanza misteriose 8 donne (non si contano qui i delitti famigliari o i femminicidi), insomma, omicidi irrisolti.

Nel 1993 tre donne uccise in pochi giorni e nessun colpevole

Laura Bigoni è stata uccisa nella notte tra il 31 luglio e il 1 agosto del 1993. Giacomina Carminati il 18 settembre del 1993. Marina Loreto il 23 settembre sempre del 1993. Laura Bigoni a Clusone, Giacomina Carminati a Trescore e Marina Loreto a Ponte San Pietro. In nessuno dei tre delitti è stato trovato il colpevole. Sembrerebbe che la Procura nel suo infinito lavoro di questi anni abbia preso in considerazione anche questi due delitti e verificato eventuali connessioni nelle modalità, ma sono passati 30 anni, forse troppi per permettere ai mezzi di adesso di riuscire a trovare indizi.

Laura Bigoni: 30 anni dopo indagini riaperte ma per ora nessun colpevole

Laura Bigoni è stata uccisa il primo agosto del 1993, oggi avrebbe 54 anni, ne aveva solo 23, sono passati 31 anni e il delitto è ufficialmente irrisolto, anche il caso è stato riaperto proprio grazie a una testimonianza arrivata al nostro giornale. Una testimonianza a tratti sconvolgente, che abbiamo vagliato, pensato, ponderato, verificato. Perché proprio ora questa donna si fa viva? “Perché quando ho sentito in tv dell’arresto di un manager milanese arrestato per stupro è come se mi si fosse risvegliato qualcosa dentro e ho deciso che adesso basta, dovevo parlare, io non so se questa pista porterà a qualcosa ma ci sono troppe analogie su quello che ho vissuto io allora, troppe coincidenze, dal taxi giallo alla bomboletta e all’accendino al fatto che l’uomo di cui parlo lavorava con Laura”.

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Giacomina Carminati, gambe legate da una cintura e in testa un sacchetto di cellophane

Quarantanove giorni dopo l’omicidio di Laura Bigoni, viene uccisa Giacomina Carminati, 59 anni, trovata morta nella sua abitazione a Trescore Balneario, con le gambe legate da una cintura, in testa un sacchetto di cellophane chiuso da una corda. (…)

Marina Loreto, 28 anni, uccisa a pugni e calci da… ignoti

Marina Loreto invece di anni ne aveva 28, lavorava all’Usl locale, la sera di giovedì 23 settembre, sempre del 1993, 5 giorni dopo l’omicidio di Giacomina Carminati, a Ponte san Pietro pioveva forte. Verso le 22.30 Marina, dopo aver partecipato alla riunione dell’associazione buddista di cui  faceva parte ed essersi cambiata gli abiti, esce di casa con l’ombrello per dirigersi alla fermata dell’autobus. E’ d’accordo di raggiungere alcuni amici per andare in discoteca a Bergamo. Un  infermiere e la suora di una casa di riposo trovano in un parco  un ombrello e il corpo di una donna. Ha i vestiti strappati e bagnati. Ma le scarpe sembrano asciutte. (…)

Gli omicidi nella bergamasca tra il 2010 e il 2024

Yara Gambirasio, 13 anni e la condanna di Massimo Bossetti

Passano un po’ di anni, in mezzo femminicidi e violenze domestiche, dove i colpevoli vengono assicurati subito o quasi alla giustizia. Arriviamo al 2010, omicidio di Yara Gambirasio, la giovane 13enne che scompare a Brembate di Sopra, a 12 chilometri da Ponte San Pietro, il 26 novembre 2010. Le ricerche durano mesi, ben tre, con cani molecolari e gruppi di persone che ininterrottamente si mobilitano per i boschi e in ogni luogo circostante. Il corpo viene rinvenuto il 26 febbraio 2011 in un campo a Chignolo d’Isola. Massimo Bossetti è in prigione accusato di quell’omicidio, ma ancora in molti sollevano dubbi che vi sia in libertà il ‘vero’ assassino.

Gianna del Gaudio e la gola recisa con un cutter

Nella notte tra il 26 e il 27 agosto 2016 un’altra donna viene uccisa, un’ex insegnante di 63 anni, Gianna Del Gaudio. L’assassinio avviene nella sua casa a Seriate a 17 chilometri da Brembate di Sopra. Alla donna viene recisa la gola con un cutter. Il principale sospettato è il marito Antonio Tizzani. L’uomo si difende dicendo di aver visto, rientrando dal giardino, quella sera, un uomo incappucciato, con una felpa nera, che derubava la moglie frugando nella borsetta. La donna riversa a terra, in una pozza di sangue. (…)

Daniela Roveri uccisa nell’androne del suo palazzo

Continua la scia di sangue con Daniela Roveri il 20 dicembre 2016, la donna di 48 anni viene uccisa nell’androne del suo palazzo a Colognola, Bergamo, a pochi chilometri da Seriate. Viene assassinata in modo simile alla Del Gaudio, anche lei colpita alla gola.

Sharon Verzeni, accoltellata in strada

L’ultima vittima è Sharon Verzeni, 33 anni, uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio 2024 a Terno d’Isola, dieci chilometri da Brembate di Sopra. La donna viene accoltellata mentre torna a casa. Qui il colpevole è appena stato preso,  Moussa Sangare, 31 anni, reo confesso. Nato a Milano da una famiglia di origine africana, il giovane di nazionalità italiana era residente a Suisio, un paese della Bergamasca, distante appena cinque chilometri da Terno d’Isola. (…)

Il presunto omicidio trascurato, la giovane operaia trovata morta nel fiume Serio

Come dichiarato più volte da chi proclama Bossetti innocente e cerca di portare avanti la teoria del serial killer, nell’anno della morte di Yara è avvenuto un altro omicidio che molti dicono esser connesso al caso Gambirasio. Quello della giovane operaia Sarbjit Kaur, una ragazza di origini indiane. Questa viene trovata morta nel fiume Serio e il caso archiviato come suicidio.

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