PROVINCIA – SCENARI – La fusione a freddo, le fratture a caldo e il candidato unico alla Presidenza

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Il 18 dicembre si vota per eleggere il nuovo Presidente della Provincia e il nuovo Consiglio provinciale (16 posti). Quattro liste, come avevamo anticipato.

La novità è quella che abbiamo chiamato “fusione a freddo” tra Pd e Lega, che detto così non è esatto, diciamo tra centrosinistra e centrodestra, ma poi non è esatto neppure questo perché nessuno si presenta con il simbolo di partito, stiamo alle forme, si tratta di due liste “civiche”, anche perché ci sono maldipancia in tutte due le aree. E qui cominciano le fratture a caldo. E il centrodestra a sua volta è spaccato perché Forza Italia va per conto suo. Non è finita: con il ritorno di Alessandro Sorte in Forza Italia si ha una situazione paradossale: Forza Italia ha una sua lista e il “forzista” Sorte ne ha un’altra. Tra l’altro il ritorno di Sorte in Forza Italia dovrà… ritarare i rapporti di forza all’interno del partito in bergamasca e bisognerà vedere se ci sarà e chi vincerà il braccio di ferro tra Sorte e Alessandra Gallone e chi starà con chi. Forza Italia sembra cadere nella sindrome dei vecchi socialisti che se erano in tre formavano almeno… quattro gruppi.

La Lega ha inglobato anche Fratelli d’Italia concedendogli due posti. Nella Lega c’è lo scontento della vecchia guardia, Daniele Belotti in primis che si fa portavoce del malcontento romano per questo accordo trasversale. E la spaccatura sottotraccia si rivela anche nella candidatura a vicepresidente, che per la componente di Belotti dovrebbe andare, anche per l’esperienza acquisita in questi anni, a Gianfranco Masper, mentre l’altra componente vorrebbe candidare Giuseppe Prevedini, appena sconfitto a Caravaggio.

 

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