Conclusi gli incontri organizzati dall’associazione ‘Orto Solidale’ e dall’Amministrazione Comunale. Il primo, il 30 giugno scorso, ha visto l’agronomo Alessandro Mazzoleni spiegare l’importanza della biodiversità (agro-biodiversità inclusa) tanto per la produzione agricola e per la fornitura di servizi ecosistemici direttamente utili all’uomo e alle sue attività. Relatore il 7 luglio è stato Silvano della Cooperativa ‘GHERIM’, che ha esposto le modalità di recupero e di messa a coltura di terreni abbandonati; la food blogger Gabriella Coronelli ha curato, il 14 luglio, ‘Nutrirci con gli ortaggi’, descrivendo le principali proprietà nutritive dei diversi ortaggi, le differenze tra metodi di produzione (biologico vs convenzionale) e del valore aggiunto della produzione locale. Il ciclo si è chiuso il 21 luglio con l’Associazione ‘Ort Insèma’: si è parlato della possibilità di trasformare la produzione agricola in occasione di incontro, di inclusione e di socialità.
Ma cos’è ‘Orto Solidale’? Lo abbiamo chiesto al presidente Osvaldo Agnelli:
“La nostra associazione è sorta sei anni fa e da allora coltiviamo un appezzamento di terreno nella zona sotto la Maresana, in località S. Rocco, che ci è stato concesso dalla famiglia Zaccarelli in comodato d’uso . Lavorato e migliorato questo terreno produce ortaggi e piccoli frutti, che coltiviamo anche in collaborazione con altre associazioni che condividono la nostra filosofia. Per noi l’aspetto culturale del nostro agire è fondamentale: di qui anche il nostro assiduo impegno pedagogico e didattico: qui a Ranica, per esempio, la collaborazione con le scuole è continua, il Comune ci ha finanziato un ‘tunnel’ che ci assicurerà la continuità didattica anche durante la stagione invernale…Abbiamo a che fare con insegnanti molto sensibili a questi temi e molto disponibili”.-..
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