(AN-ZA) – L’area un tempo occupata dal vecchio Cotonificio Zopfi di Ranica ha un glorioso passato e un incerto futuro. Tra i numerosi dubbi che riguardano questa zona centrale del territorio ranichese ce n’è uno che fa rizzare le antenne: l’amianto. Sì, perchè come capita in tante zone di antica presenza industriale, anche nella ex Zopfi è ancora presente una certa quantità di questo materiale inquinante e molto pericoloso per la salute dei cittadini.
L’ex sindaco di Ranica Angelo Covelli, che siede tra i banchi nella minoranza alla guida della lista “Ranica Nuova”, ha presentato un’interpellanza scritta, chiedendo alla sindaca Mariagrazia Vergani se è stato avviato il procedimento finalizzato alla verifica di eventuali presenze di amianto ancora installato e/o non regolarmente smaltito; se sono stati messi in atto i dovuti interventi di rimozione e smaltimento; se l’area interessata risulta ad oggi messa in sicurezza o totalmente bonificata. Ha poi chiesto il motivo per cui “fino ad oggi e per una decina d’anni l’Amministrazione non abbia fatto alcunché per la verifica della pericolosità o meno della situazione e per intimare alle proprietà che si sono succedute l’esecuzione di provvedimenti necessari per eliminare o contenere il rischio dell’esposizione di amianto”.
La sindaca ha quindi risposto per iscritto, affermando che: il procedimento volto all’accertamento dell’eventuale presenza di amianto è stato avviato lo scorso 24 ottobre; in fase di accertamento è stata riscontrata una presenza di amianto e la porzione oggetto di rilievo è già stata smaltita a cura della proprietà, secondo le procedure prevista dalla legge; sono ancora in corso ulteriori accertamenti da parte dell’ATS (l’ex ASL) di Bergamo per verificare la presenza di ulteriore amianto all’interno del comparto ex Zopfi. Vergani ha poi respinto la tesi di Covelli su quanto fatto nell’ultimo decennio dalle Amministrazioni comunali perchè “non rispondente alla verità dei fatti”.
L’ex primo cittadino non è rimasto soddisfatto delle risposte dell’attuale sindaca. “Sbagliare si può, ma difendersi, anche con inesattezze, non è permesso ad un’Amministrazione comunale. Il problema amianto nell’ex Zopfi è stato segnalato ufficialmente il 15 aprile 2008 all’Amministrazione comunale dell’epoca (protocollo nr. 4822). Sono quindi trascorsi più di 10 anni, ma il sindaco Vergani dice che ciò non corrisponde alla verità dei fatti!
Adesso, solo dopo la pubblicazione di un manifesto presso la bacheca del nostro gruppo, il Comune avvia un procedimento per verificare la presenza di amianto non ancora smaltito. Il sindaco – sottolinea Covelli – nella sua risposta ha confermato la presenza di amianto nell’area Zopfi, ma se noi non avessimo sollevato la questione… non sarebbe successo niente. Rimane poi il fatto che il sindaco non ha esercitato una delle sue attribuzioni principali come ufficiale di governo, non adottando per anni quei provvedimenti in materia di sanità e igiene che avrebbero dovuto prevenire ed eliminare gravi minacce all’incolumità dei cittadini. Anche perchè, prima di tutto… viene la salute dei cittadini! Tutto questo è una riprova di come noi, come ‘Ranica Nuova’, non ci lamentiamo per ogni cosa, come veniamo accusati di fare. Come spesso accade, devono capitare fatti eclatanti per smuovere l’inerzia di questa Amministrazione”.