Le ultime due campagne elettorali a Ranzanico, in occasione delle elezioni comunali, sono state particolarmente calde e dense di polemiche. Nel 2014 il tema centrale era la famosa ‘questione Roncaglia’, con lo sfidante Renato Freri che era partito ‘con lancia in resta’ contro il sindaco uscente Sergio Buelli. E aveva vinto per soli sette voti.
Cinque anni dopo, nel 2019, la partita era stata accesissima fino alla fine. Un po’ come quando in una partita di calcio si resta sullo zero a zero fino alla fine e il tutto viene deciso ai rigori.
Freri e Buelli (a parti invertite, perché in quella occasione il primo era sindaco e il secondo era lo sfidante) avevano addirittura (caso più unico che raro) ottenuto lo stesso numero di voti (359 a 359); si era andati al ballottaggio e il sindaco uscente aveva vinto con pochi voti di scarto. Anche quella campagna elettorale era stata densa di veleno.
Fra otto mesi si andrà nuovamente alle urne. Freri si ripresenterà per conquistare un terzo mandato quinquennale, ma al posto dello storico rivale Buelli, che non si ricandiderà, troverà lo storico dipendente comunale Angelo Pizzighini, ora pensionato.
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