Fino a una manciata di anni fa i due uomini sedevano e lavoravano a pochi metri di distanza. Uno, Renato Freri, nell’ufficio del sindaco dotato di ampia vetrata, l’altro, Angelo Pizzighini, in quello destinato all’impiegato comunale, incarico che ricopriva da decenni. Poi, il primo è rimasto al suo posto, mentre il secondo è andato in pensione.
Il 2024 ha ribaltato la situazione. L’ex impiegato ha pensato che, pur non essendo più giovanissimo, avrebbe potuto fare ancora qualcosa per il suo paese, anche se in un altro ruolo. Ha lavorato sotto traccia, ha parlato e ha ascoltato, ha coagulato intorno a sé persone che volevano voltare pagina. E, in quest’opera di tessitura, ha avvicinato a sé anche alcuni che erano rimasti delusi dal secondo mandato del sindaco Freri. A questo proposito, non è un mistero per nessuno che anche l’ex sindaco Aristide Zambetti, predecessore di Sergio Buelli, a sua volta predecessore e rivale di Freri, si fosse un po’ allontanato da quest’ultimo e avvicinato all’ex impiegato del Comune. E, come lui, hanno fatto altri.
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