Lorenzo Federici, nato a Ranzanico nel 1939 e quivi sepolto, frequentò le scuole dell’obbligo in paese e poi si diplomò fresatore a Bergamo. A 19 anni, militare a Ravenna, di sera studiava per diventare perito elettrotecnico. Spostatosi a Roma si iscrisse all’Università e a 33 anni si laureò con 110 e lode con una tesi sperimentale sui “calorimetri a flash”. Iniziò subito la sua carriera di ricercatore e già nel ’73 lavorava nel gruppo del dott. Conversi, uno dei grandi della fisica mondiale. Ricercatore nel laboratorio di ricerca internazionale dell’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Federici studiò il progetto e la realizzazione delle “camere a flash”. Collaborò poi con il CERN di Ginevra partecipando alla ricerca per la realizzazione di un fascio di fotoni mediante urto di luce laser su elettroni in moto, e quindi con lo scienziato Antonino Zichichi partecipò alla creazione del laboratorio di ricerca sotterranea nel “tunnel” del Gran Sasso, dove pensava di impiegare le camere a flash che aveva sviluppato per un gigantesco calorimetro per rilevare l’ipotetico decadimento del protone.
Insieme ai diversi gruppi di cui ha fatto parte ha dato alle stampe i risultati delle sue ricerche in molte riviste internazionali specializzate…
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