Regione, Casati: “Costretti a scendere in piazza per far sentire la voce dei cittadini con disabilità e azzerare i tagli ai sussidi”

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Approvata dalla Giunta di Regione Lombardia la delibera contenente l’aggiornamento della programmazione regionale dell’Fna, il  Fondo non autosufficienza. La proposta è  dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini.

Questo l’intervento di Davide Casati (Pd): “Era necessario costringerci a fare le barricate? E obbligare persone con grave disabilità e le loro famiglie a scendere in piazza? Quello che è successo in Lombardia, a causa delle politiche di welfare della Regione, è grave, soprattutto alla luce delle decisioni prese in seguito dalla Giunta, l’ultima quella di stamani, di intervenire con fondi propri per azzerare i tagli ai sussidi per la disabilità e le liste di attesa. La maggioranza ci poteva arrivare prima e da sola, oppure ascoltando le opposizioni e senza costringere i cittadini con grave disabilità, le loro famiglie e le associazioni alla più grande mobilitazione che ricordiamo in Lombardia negli ultimi 15 anni”, è il commento di Davide Casati, consigliere regionale del Pd, di fronte alla nuova delibera di Giunta contenente l’aggiornamento della programmazione regionale del Fondo non autosufficienza, che prevede un’integrazione con risorse proprie, da 8,5 milioni di euro per eliminare le liste d’attesa sulla Misura B1 e l’azzeramento del taglio del sussidio monetario per il 2024.

“Per convincere la maggioranza della priorità di azzerare i tagli siamo stati costretti a fare ostruzionismo in Aula e le famiglie sono state di fatto obbligate a manifestare sotto il Pirellone: non era necessario arrivare a questi punti.

Siamo fieri di aver convinto la Giunta a cambiare linea, ma rimane molto negativo il giudizio su come è stato gestito un tema cosi delicato per le persone fragili”, spiega Casati.

“A questo punto, è il terzo passo indietro della giunta Fontana e del centrodestra che di fatto riconoscono quanto noi dicevamo già dal 28 dicembre. Per questo rivendichiamo gli stanziamenti fatti in questi primi 7 mesi dell’anno ma soprattutto chiediamo che queste misure siano strutturali anche per il 2025-2026. Abbiamo insistito fino allo sfinimento, sostenendo e appoggiando sempre le persone con disabilità, le loro famiglie, le loro associazioni, per convincere Palazzo Lombardia a fare marcia indietro rispetto alle loro inaccettabili posizioni di tagli a un comparto che dovrebbe essere il primo a essere sostenuto”, chiosa Casati.

“Ci auguriamo che nei prossimi anni non serviranno nuove mobilitazioni, ma qualora servano noi ci siamo”, conclude Casati.

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