Regione: i partiti al gioco delle preferenze

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La prima cosa da mettere in conto e che fa la differenza con le elezioni politiche che abbiamo avuto in autunno, è che per eleggere gli 80 (79 in quanto il Presidente viene eletto direttamente) consiglieri regionali, la differenza la fanno le preferenze. Quindi anche un candidato che nella lista del suo partito è all’ultimo posto, in realtà può essere eletto se raccoglie più preferenze di quelli che lo precedono.  Si può fare una preferenza scrivendo cognome e nome di un candidato. Si possono fare anche due preferenze, ma in tal caso una deve essere di un maschio e una di una femmina. Non è una differenza da poco perché noi elettori possiamo votare chi conosciamo uno o una che secondo noi o ha fatto bene o lo può fare.

Il secondo punto è che si può fare il “voto disgiunto”. Vale a dire uno può votare per un candidato alla presidenza (Fontana, Moratti, Majorino e se ne aggiungerà magari qualcun altro in questi ultimi giorni) e votare poi per una lista di un partito che non sostiene quel presidente.

Si segnala un intero territorio, l’Alto Sebino, che non ha alcun candidato in Regione (altro territorio omogeneo bergamasco senza candidati è la piccola Val di Scalve). A iosa invece i candidati della Val Seriana in vari partiti. Che poi qualcuno venga eletto è ovviamente da vedere. La Val Cavallina ripresenta un personaggio “storico” come Valerio Bettoni. Il Basso Sebino ha due candidati, uno in Forza Italia e uno nella Lega.

Mentre andiamo in stampa in alcuni schieramenti si è ancora in alto mare, c’è una rosa di candidati, ma già la difficoltà a candidare 5 maschi e 5 femmine determina esclusioni magari eccellenti.

Analizziamo le liste riguardanti la bergamasca, con l’avvertenza che tra una settimana si presenteranno anche liste civiche a sostegno dei vari candidati alla presidenza. Cominciando dal partito che alle politiche è risultato vincente.

Fratelli (e sorelle) d’Italia

Oltre ai “fratelli” bisognerà avere anche cinque “sorelle”, per via dell’alternanza di genere. Qui i due certi sono i consiglieri uscenti, vale a dire Paolo Franco e Lara Magoni. Poi ci sono nomi a gogò. Favoritissime nelle candidature le donne, che devono essere cinque e quindi nella rosa che indichiamo praticamente i posti sarebbero occupati, secondo le indicazioni vincolanti di Daniela Santanché, ministro del Turismo in carica. Troppi i maschi. Insomma la lista va sfoltita al maschile. Interessante sarebbe la gara per ottenere le preferenze tra Pietro Macconi, volto storico della destra bergamasca, già consigliere regionale di Alleanza Nazionale, il partito da cui poi è scaturito Fratelli d’Italia e Demis Todeschini, consigliere provinciale valdimagnino ma che in provincia è stato ed è punto di riferimento importante del partito della Meloni. E interessante sarà anche vedere se, nella spartizione delle preferenze a livello provinciale, si può inserire anche il nome del giovane e rampante sindaco di Onore, Michele Schiavi….

Forza Italia

Il nuovo coordinatore del partito, Alessandro Sorte ha definito i dieci candidati. Il problema è che il partito è calato molto e quindi le prospettive di essere eletti si sono ridotte. Capolista (ma abbiamo visto che conta relativamente essendoci le preferenze) è Valerio Bettoni, già presidente della Provincia. Ma spicca anche la candidatura dell’attuale presidente della Comunità Montana dei laghi Adriana Bellini. Per la Val Seriana scende in campo Antonella Luzzana….

Lega

Il nuovo segretario provinciale ha voluto le primarie e quindi i candidati sono stati scelti dai militanti. Anche qui cinque maschi e cinque femmine (tra l’altro la più votata è stata proprio una consigliere regionale uscente)….

Partito Democratico

Definita la lista con due posti riservati al PSI e ad Articolo 1 della sinistra. Confermato (con deroga alla regola dei due mandati) il consigliere regionale uscente Jacopo Scandella, nell’area seriana si contende i voti con il sindaco di Scanzo Davide Casati, attuale segretario provinciale del partito e la stessa sindaca di Ranica Maria Grazia Vergani….

Alleanza Verdi e Sinistra

Sempre a sostegno di Majorino presidente anche la lista di Verdi e Sinistra con capolista il giovane coordinatore provinciale di Sinistra Italiana Alfredo Di Sirio.

5 Stelle

Il faticoso accordo raggiunto con il Pd porta anche il Movimento a sostenere la candidatura di Majorino: la lista bergamasca, mentre andiamo in stampa, è ancora in fase di costruzione. Non ne farà parte, per sua scelta, Dario Violi

Due Liste per Moratti presidente

Partita quasi da zero, Letizia Moratti sta componendo le liste provinciali e di sostegno in questi giorni. Per quella bergamasca certezza solo per il giovane Nicolò Carretta e a livello locale due nomi come la clusonese Flavia Bigoni

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