Questa che vi raccontiamo non una storiella da gossip, c’erano e ci sono di mezzo soldi veri. E tutto è scritto nel verbale, documento pubblico. Solitamente questi battibecchi non escono dalle segrete stanze, ma evidentemente c’è stato un segretario puntiglioso che ha verbalizzato il tutto.
Il “tutto” comincia con la riunione della Giunta esecutiva della Comunità Montana di Scalve del 9 maggio scorso. La Giunta è composta da soli tre componenti che sono il Presidente della Comunità Montana Gabriele Bettineschi (che è anche sindaco di Colere), da Mirella Cotti Cometti (assessore ai Lavori Pubblici) che è anche sindaca di Azzone e da Stefano Magri (assessore al Bilancio) in rappresentanza del Comune di Vilminore. Quindi nella Giunta non è presente Schilpario.
“Prende la parola l’Assessore al bilancio Ing. Stefano Magri” che dà una bella notizia, Il BIM dell’Oglio assegna a Scalve 468.007,30 euro alle quale si aggiungono 175.964,99 euro destinati a un Bando regionale poi andato deserto e adesso a disposizione di Scalve. Totale 643.972,29 euro.
Il Presidente Gabriele Bettineschi propone di lasciare alla Comunità Montana 120 mila euro “per i progetti portati avanti dalla stessa”.
Quindi restano da spartire tra i quattro Comuni 520.972,29 euro. Beh, una bella cifra. Il punto è: come li ripartiamo tra i quattro Comuni? Le proposte erano state affidate al Direttore Generale Gabriele Bondioni: 1) divisione del totale in base agli abitanti. 2) basandosi sul riparto spese della gestione associata dell’Ufficio Tecnico.
La sindaca di Azzone Mirella Cotti Cometti non è d’accordo sulle proposte, vuole che il riparto del totale sia basato sulla “divisione equa” tra i 4 Comuni. Traduzione: parti uguali, tolta la cifra che resta alla Comunità Montana. Non è d’accordo il collega Stefano Magri che fa riferimento alle proposte del Direttore Generale. La sindaca di Azzone propone allora di basarsi sui Kw prodotti sul territorio dei 4 Comuni. La proposta si basa sul fatto che i fondi del BIM derivano proprio dal settore idroelettrico. Il presidente Bettineschi non è d’accordo. Allora, in pieno dissenso dei tre componenti Mirella Cotti Cometti propone di sospendere il punto per qualche minuto. Dopo mezz’ora in cui probabilmente si è discusso d’altro, si riprende il punto e visto che è in… minoranza, Mirella Cotti Cometti annuncia che si asterrà al momento del voto. Stefano Magri la invita a scegliere tra le proposte iniziali “perché astenendosi sarebbe contro produttivo per il Comune di Azzone”. Inamovibile la sindaca di Azzone lascia la seduta prima del voto. A quel punto, rimasti in due, il Presidente chiede il rinvio della discussione e del voto alla seduta già fissata per il 16 maggio.
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