CHEF/4 – Riccardo e Giancarlo Camanini da Sovere nell’Olimpo della cucina mondiale

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Gli chef ‘stellati’ arrivano dalle valli e incantano i palati di tutto il mondo

L’eccellenza culinaria passa da qui. Da queste valli, da questi profumi, da queste terre che regalano fantasia e qualità. E chi l’avrebbe mai detto che noi abituati all’ottima cucina bergamasca basata su piatti nostrani come polenta e coniglio saremmo andati nel mondo a strabiliare per raffinatezza e incanto. Ma forse è proprio perché siamo partiti da lì, dalle origini dei prodotti genuini che lavorati e mescolati o riportati all’essenziale sono capaci di donare sensazioni infinite al palato di chi assaggia e mangia. E così siamo andati a raccontare gli chef che sono partiti da qui e che stanno conquistando il mondo a suon di stelle Michelin e di riconoscimenti e che aprono ristoranti ovunque e stanno conquistando anche l’Asia. Qualcuno diceva che “La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella”. Che lo vogliate o no, un buon piatto è anche scoperta, brivido, stupore, sogno, prodigio, affinità, adorazione, qualche volta disappunto e delusione. Se non fosse tutto questo si chiamerebbe solo cibo…

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Riccardo e Giancarlo Camanini. Non c’è bisogno di aggiungere molto altro. Il nome e cognome sono già un marchio, di quelli che fa la differenza, di quelli che fanno la qualità. Qualcuno diceva che “La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella”. E lo chef Riccardo di stella in cucina ne sforna ogni giorno. Riccardo, classe 1973, di Sovere, ha in curriculum l’Albereta di Erbusco con Gualtiero Marchesi, Le Manoir aux Quat Saison con Raimond Blanc, La Grande Cascade a Parigi, con Jean-Louis Nomicos, che è come dire Alain Ducasse, e la Villa Fiordaliso a Gardone Riviera, intervallata da incursioni in varie cucine in giro per l’Europa, e passare poi nel 2014 al Lido 84, sempre a Gardone Riviera, dopo 6 mesi dall’apertura ottiene la prima stella Michelin. E i successi continuano ovunque e dappertutto, riconoscimenti, premi, Lido 84 è al quindicesimo posto nei ristoranti migliori al mondo. Tra i 50 migliori ristoranti al mondo loro sono al 15mo posto. Enrico Crippa con Piazza Duomo di Alba è al 18mo e Massimiliano Alajmo delle Calandre a Rubano al 26mo. Anche loro sono saliti in classifica, ma il balzo dei Camanini è stato straordinario e inaspettato. Nell’ultima classifica, quella del 2019 pre-pandemia, erano in 78ma posizione. Un salto meritato per una serie di motivi che insieme formano un mix di qualità sotto tutti i punti di vista. In sala l’accoglienza di Giancarlo, classe 1971, e in cucina la qualità infinita di Riccardo, la costante ricerca di ingredienti puri e di tecniche, l’umiltà e la passione. Riccardo e Giancarlo, la qualità e la modestia, perché chiunque, o quasi, con i loro risultati rischierebbe di autocelebrarsi, non è il loro caso. Lo chef riccardo è a pieno titolo nel gotha della gastronomia internazionale. Lo stellato del ristorante Lido 84 di Gardone Riviera, infatti, ha vinto anche il Miele One To Watch Award nell’ambito di The World’s 50 Best Restaurants, sponsorizzati da S.Pellegrino e Acqua Panna. Un riconoscimento che mette in luce gli astri nascenti della cucina a livello globale, incoronando un talento da tenere d’occhio a livello internazionale. Quella di Camanini, è una storia che comincia da lontano, al fianco di un grande maestro quale Gualtiero Marchesi. All’età di 19 anni entra nella brigata de L’Albereta, a Erbusco. Poi, capisce che la cucina è il suo futuro e si arricchisce di nuove esperienze oltre confine, nel Regno Unito e in Francia: entra alla corte di Raymond Blanc, poi a La Grand Cascade con Jean-Loius Nomicos, braccio destro di Alain Ducasse. Infine torna in Italia, alla regia di Villa Fiordaliso, a Gardone Riviera, dove resta per oltre 15 anni…

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