Un Santuario al Bogn. Un Santuario vero e proprio dedicato a tutte le persone morte in acqua ma anche una protezione per chi in acqua ci va. Sembra una boutade o un sogno, in realtà Vittorio Capitanio, proprietario del Bogn di Riva, aveva tutto pronto e in redazione arriva con il progetto, disegni, documenti, insomma, tutto pronto. “Tutto è cominciato – racconta Vittorio – quando don Luigi Cottinelli e don Giorgio Longo incontra don Fogaroli e gli racconta il suo desiderio di realizzare un Santuario per le persone annegate nelle acque, un desiderio tra sogno e realtà. E’ iniziata cosi l’avventura”. In che anno siamo? “1987, ma poi qualcuno ha cominciato a mettere i bastoni fra le ruote, sono cominciate le difficoltà, Don Nicoli ad esempio, allora in Curia, aveva risposto a don Longo di utilizzare i soldi per mettere apposto le chiese che già ci sono, e Don Longo ha risposto che non voleva stare qui a fare i baffi ai quadri. Insomma, un braccio di ferro”. Ma facciamo un passo indietro, Don Giorgio Longo arriva dal Patronato San Vincenzo, anche lui ispirato a don Bepo Vavassori, un’impronta forte con i giovani, un esempio e poi le due ultime esperienze della vita sono state la Bolivia dove ha voluto realizzare un sogno costruendo la chiesa dedicata alla Madonna di Guadalupe, per la comunità di Cochabamba. Ha lasciato nel suo testamento di ritornare in Bolivia per essere sepolto nella usa Chiesa. “Ma non ce la lasciano fare – continua Vittorio che mostra i documenti – il 9 giugno del 1987 quando abbiamo avuto la conferma che la zona era libera per poterlo realizzare”. Vittorio mostra un bozzetto che raffigura una Madonna col Bambino che sembra venga tolto dalle acque: “Il progetto era pronto, lo abbiamo presentato al Comune di Riva di Solto, e arriva il primo diniego, l’opera nel PRG ha una destinazione incompatibile con quanto richiesto, questa la prima risposta il 19 agosto del 1987, passano i mesi, ripresentiamo il tutto, nessuna risposta, passano gli anni, 21 luglio 1992, ci comunicano che la commissione edilizia ha esaminato la domanda e ha dato parere contrario a questa richiesta perché in contrasto”. E del Santuario non se ne è più fatto nulla: “Già, ma io il sogno lo tengo dentro, cosi come tengo il progetto e la bozza”, non si sa mai. Vittorio e don Giorgio Longo avevano un rapporto forte…
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