RIVA DI SOLTO – Il Bogn chiuso, turisti da tutta Europa, transenne. Braccio di ferro tra amministrazione e proprietario. L’ex sindaco: “Irresponsabili”

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I miei avvocati si vedranno con gli avvocati del Comune per capire meglio che intenzioni hanno ma è chiaro che così non si va avanti”. Vittorio Capitanio, proprietario di una porzione del Bogn non ci sta e i lavori cominciati in questi giorni anche su pezzi di sua proprietà lo hanno mandato su tutte le furie: “Un comportamento scorretto – continua – per non parlare della completa inopportunità del periodo per farli ma questo non compete a me, io parlo per la mia proprietà che è stata toccata senza dirmi nulla dopo che ci eravamo già incontrati più volte”. Una baia naturale, da mozzare il fiato, che attira turisti da tutta Europa. Una riserva che da qualche tempo però attira polemiche quasi come attira turisti. Il Bogn di Riva è chiuso, dopo un mega progetto cassato dalla Sovrintendenza che prevedeva una grande galleria giudicata troppo impattante, l’amministrazione ‘ha riparato’ su una pista ciclopedonale che però passa lungo una proprietà privata il cui proprietario, Vittorio Capitanio non ha trovato l’accordo con il Comune e ora preannuncia guerra. Anche perché il Bogn è chiuso per effettuare lavori che riguardano anche la sua proprietà e lui sostiene di non saperne niente. Intanto il Bogn è chiuso e resterà chiuso sino al 27 dicembre, l’ordinanza del Comune è del 10 giugno. Ma intanto in questi giorni di caldo torrido molti turisti hanno pensato di spostare le transenne e godersi il fresco ugualmente. E ora si attendono sviluppi perché Capitanio è sul piede di guerra: “Vedrete ora che succede, adesso basta”. E a dar man forte a Capitanio anche la minoranza: “Ci eravamo già battuti con successo – spiegano – per impedire che il progetto comprendesse la costruzione di una galleria paramassi in cemento che avrebbe completamente devastato la zona. Chiudere il Bogn all’inizio di una promettente stagione turistica e dopo anni di grandi difficoltà per l’economia del territorio”, attacca Norma Polini, già sindaco di Riva di Solto e esponente di minoranza dell’attuale Consiglio comunale, “è un atto irresponsabile che colpisce non solo il turismo di questo tratto di lago, ma dell’intero comprensorio iseano. Pensare poi che i lavori si protrarranno fino a fine anno ha dell’incredibile: un vero atto di autolesionismo”. “Questa amministrazione”, rincara Giuseppe Meroni, presidente dell’Associazione Amici del Sebino, “è riuscita in tre anni a combinare guai e pasticci di incredibile gravità. Prima ha presentato un progetto di riqualificazione del Bogn che avrebbe semplicemente rovinato per sempre uno degli angoli più belli, preziosi e delicati del lago. Un progetto talmente assurdo che nella sua parte essenziale è stato bocciato tempestivamente e in modo netto e definitivo dalla Sovrintendenza di Brescia. Poi si è presa un mare di tempo per partorire il topolino della riqualificazione attuale che, nonostante il costo di circa 800 mila euro, è poco più di un prolungamento dell’attuale lungolago…

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