RIVA DI SOLTO – IL PERSONAGGIO – Luana Raia e l’‘Anima’, lo sguardo struggente di un cavallo senza libertà, Riva di Solto, Bozzetto, le auto

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Il sole sbatte sulle nubi e le perfora come lampi di luce su un quadro. Primavera inoltrata, i colori sfumano, si mischiano, si fanno forti, insomma i colori sono ovunque. Terreno d’arte. Terreno di Luana Raia, artista poliedrica che concorrerà al Premio Combat 2021 Prize con ‘Anima’, un’opera di forte impatto emotivo, realizzata con tecnica mista con penna gel, Stabilo e tempera, premio indetto dall’Associazione Culturale Blob Art con lo scopo di promuovere e valorizzare l’arte contemporanea.

Luana nasce a Napoli e vive a Riva di Solto, mare, lago, insomma acqua come ambiente naturale, dove sognare e creare, lei, docente di Disegno e Storia dell’Arte al Liceo Decio Celeri di Lovere. Cosa è per te l’Arte? “Un insieme di espressioni, emozioni, condivisione, insomma amore incondizionato”. Quando hai cominciato a dipingere, a creare? “All’età di 3 anni, ricordo che dicevo sempre a mia mamma: ‘io farò la scuola dei colori’”. Detto fatto, Liceo Artistico, Accademia di Belle Arti di Napoli dove si laurea con il massimo dei voti e poi l’Accademia di Belle Arti di Brera, premi, mostre, insomma, Arte a 360 gradi: “In casa mia non dipingeva nessuno, mia mamma amava l’archeologia”.

La passione per la pittura invece cattura da subito Luana. Ti ispiri a qualche artista in particolare? “No, li ho studiati tutti abbastanza bene, ognuno ha caratteristiche diverse, me ne piacciono tantissimi ma poi ognuno nell’Arte deve seguire se stesso, esprimere quello che ha dentro per creare cose nuove”. Hai orari preferiti per creare, per dipingere? “Per me è un bisogno fisico, lo faccio sempre, anche se ho febbre o sto male, mi fa stare bene, un bisogno che non posso controllare, lo lascio uscire e lo assecondo”. La tua tecnica preferita? “Mi piace molto la tecnica dell’acquaforte, ultimamente sto lavorando molto con la penna gel”.

La tua opera che in questo momento sta facendo il giro del web e dei media è ‘Anima’, come è nata? “Tutto è nato a febbraio di un anno fa, avevano appena annunciato il primo lockdown, stavo tornando a casa, ho sentito forte la percezione che ci stessimo avvicinando a qualcosa di drammatico, ricordo che mi sono fermata anche in farmacia a prendere vitamine perché immaginavo che sarebbe stato un lockdown lungo, mentre guidavo mi è venuto in mente il cavallo di Moira Orfei, io e lei ci eravamo incontrate, ricordo quel cavallo, bellissimo, lo sguardo smarrito, quasi come quello di un bambino, uno sguardo struggente, ecco, quello sguardo riproduce la stessa sensazione di isolamento e solitudine che rappresentava quel tremendo lockdown”.

‘Anima’ è nata così. E quello sguardo intenso, malinconico che raccoglie, racchiude speranza e paura travolge chi lo guarda. L’arte ci consente di trovare noi stessi e di perdere noi stessi nello stesso momento, tu come ti collochi? “A me l’arte ha sempre permesso di trovarmi, mi ha aiutato nei momenti difficili, quando sono stata e quando sono in difficoltà mi attacco all’arte e lei non mi tradisce mai”. L’arte ti ha fatto compagnia durante il Covid? “Il lockdown sono riuscito a superarlo bene proprio grazie all’arte, creare, dipingere, fare uscire quello che sentivo dentro è stata una fortuna e ‘Anima’ è stata una delle prime opere realizzate durante quel periodo”.

Poesia e arte possono convivere? “Certo, devono convivere, le parole scritte diventano disegno e il disegno diventa poesia, è un connubio unico”. Tu scrivi? “Scrivevo di più prima, scrivevo parole d’amore ma a volte l’amore fa male e quasi per difendermi non ho più scritto, adesso sto pensando di riprendere, sento dentro di me una forte spinta”.

Perché hai scelto di abitare a Riva di Solto? “Conoscevo la strada del versante bergamasco del lago ma Riva non la conoscevo, è stato un caso. Bruno Bozzetto, un mio carissimo amico, mi ha invitato a casa sua a Riva a bere un aperitivo, sono stata da lui e lì ho visto per la prima volta Riva e mi sono innamorata del paese. Dovevo liberarmi della mia precedente casa, avevo finito una storia d’amore e volevo ricominciare una nuova vita, e così ho deciso di puntare in alto, sul web ho cercato ‘casa vista lago con piscina’, mi hanno contattato e mi hanno portata a vedere alcune case sul lago di Endine, non era il mio lago, mi hanno mostrato un capitolato di un cantiere a Riva, sono andata a vedere, era ancora tutto un cantiere, ma quando mi sono affacciata sul balcone ho sentito dentro una forte sensazione che mi ha stregata, ho sentito che lì era casa mia, era il 30 giugno, ero con mia mamma, ricordo che siamo scese al ristorante Trenta Passi a pranzo, all’aperto, abbiamo mangiato il pesce, è stato bellissimo, amore a prima vista, sono scesa su quella spiaggetta lì a fianco, sentivo davvero casa, era ancora tutto in costruzione, ho dato l’acconto, passavo spesso a vedere quel posto, ne ero innamorata e poi il 5 dicembre del 2018 mi sono trasferita. Fare il lockdown lì è stato un privilegio, vivo in un residence prevalentemente di seconde case e quindi sono quasi sempre da sola, e questo mi fa stare davvero bene”….

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