Don Luigi non era ancora “don” ma ancora chierico di teologia quando fu assegnato alla nostra classe liceale come secondo “prefetto” (si chiamavano così gli assistenti delle varie classi). E la nostra era invidiata da tutte le altre classi perché ogni lunedì il nostro “prefetto” portava lassù in Seminario (spostato provvisoriamente nel collegio delle ex orfane di guerra in Via Tre Armi, mentre si costruiva il nuovo Seminario sul colle S. Giovanni) a turno un giocatore dell’Atalanta. Fu l’anno in cui vinse la Coppa Italia. Il privilegio derivava dal fatto che in quella gloriosa Atalanta giocava terzino sinistro Franco Nodari (morto nel 2015), fratello di don Luigi. E così il lunedì pomeriggio eravamo tutti intorno al “campione” di turno con il futuro don Luigi che faceva gli onori di casa. Era un “prefetto” mite, non alzava mai la voce e noi, poco più giovani di lui, ovviamente ne approfittavamo ma con l’affetto che sapeva suscitare. L’ho reincontrato a Riva e sfogliando le vecchie foto di classe abbiamo rievocato i “bei” tempi….
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