ROGNO – DARFO – L’ex sindaco Colossi e la guerra dell’acqua a Darfo: “La nostra è una scelta consapevole, non decidere è peggio di sbagliare”

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Dario Colossi, ex sindaco di Rogno, ora sindaco di Darfo, contro tutti. Tema? L’acqua. E così mentre la Valle Camonica resta con il fiato sospeso in attesa del 10 gennaio quando la Corte Costituzionale si esprimerà in merito all’Ato di Valle Camonica, l’ex sindaco di Rogno va per la sua strada e affida la gestione del servizio idrico integrato ad Acque Bresciane. Chiaro il giudizio del consiglio comunale: undici voti favorevoli, cinque i contrari ed un astenuto (Irene Abondio, Forza Italia, seduta tra i banchi di minoranza).  “Quello che ci ha portato qui è stato un percorso lungo e difficile – spiega Colossi -. Come abbiamo sempre lucidamente spiegato in campagna elettorale e dai primi mesi del nostro operato, la nostra squadra vuole caratterizzarsi per un approccio tecnico e non politico, non per disdegnare la politica, ma abbiamo voluto impostare l’esperienza amministrativa guardando ai problemi per quelli che sono e analizzandoli dal punto di vista tecnico e prendendo decisioni opportune e non opportunistiche. La crisi idrica di questi mesi ci ha posto di fronte ad una montagna da scalare e questo è un tema che non va affrontato con il cuore ma anche con la testa. Non sarà questa l’ultima scelta difficile che dovremo prendere perché sono molte le montagne da scalare e non le scaleremo da soli. Scelte che devono essere coraggiose, perché nella consapevolezza che nessuno è perfetto siamo arrivati alla conclusione che non decidere sia peggio di sbagliare. Questa città ha bisogno di scelte, che vanno prese studiando, ascoltando tutti e avendo il coraggio di andare in una direzione. Siamo consapevoli che la nostra proposta ha anche risvolti comprensoriali, perché nelle discussioni e dialoghi anche accesi in questi mesi con enti sovracomunali e comuni, questo sogno di un ambito è perseguito da molto tempo. Ne siamo consapevoli e lo condividiamo, bisogna attendere il 10 gennaio, ma attenzione, è un’udienza e non una sentenza”…

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