ROGNO – IL PRESIDENTE DI LJILJAN – Mirsad Starcevic: “Abbiamo voluto fortemente questo monumento per ricordare le vittime di quella tragedia”

0
399

Mirsad Starcevic è presidente dell’Associazione Ljiljan, che raggruppa i Bosniaci che vivono sul territorio della valle Camonica e del Lago d’Iseo. In questo periodo è particolarmente impegnato nella preparazione del monumento dedicato alle vittime di Srebrenica e nella visita del Presidente della Bosnia-Erzegovina.

Da chi è nata l’idea di realizzare a Rogno un monumento in ricordo del massacro di Srebrenica?

Noi dell’Associazione Ljiljan ogni anno organizziamo a luglio la marcia della Pace in Valle Camonica. L’anno scorso ha partecipato anche il sindaco di Rogno, Cristian Molinari. A lui abbiamo presentato la nostra idea di costruire un monumento in Valle, dedicato alle vittime di Srebrenica e lui ha accolto questa iniziativa con un grande entusiasmo promettendoci di trovare un luogo adatto. E così è stato, dopo una settimana avevamo già preso gli accordi per una località a Rogno. Approfitto per ringraziare il Sig. Molinari e l’Amministrazione del Comune di Rogno per la loro disponibilità e massima collaborazione”.

Il monumento è già pronto? “Il monumento è in fase di completamento, abbiamo preparato tutta la zona per il posizionamento del fiore di Srebernica. Il colore bianco dei petali dei fiori rappresenta l’innocenza o la sofferenza, il colore verde al centro del fiore rappresenta la speranza e gli 11 petali simboleggiano l’11 luglio 1995”.

Da chi è stato finanziato? “Abbiamo organizzato una raccolta fondi a cui hanno aderito diversi nostri connazionali, nostri amici italiani e anche i Comuni di Rogno e di Pian Camuno”.

Sono passati 27 anni dal massacro di Srebrenica. Il ricordo di quella strage è ancora vivo tra i Bosniaci? “Sarà impossibile dimenticare Srebrenica, soprattutto per i Bosniaci. Ogni anno l’11 di luglio vengono celebrati i funerali delle persone che ancora oggi si trovano nelle fosse comuni. Di 8.732, ad oggi sono stati riesumati 6.700 corpi, che hanno trovato pace nel Memoriale di Srebrenica. Abbiamo voluto fortemente costruire questo monumento, appunto per ricordare le vittime e per far conoscere alle generazioni nuove questa tragedia successa nel cuore dell’Europa e chi sia di insegnamento che le guerre non sono mai una soluzione”….

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 8 LUGLIO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui