Sembra quasi di essere in un altro mondo. Almeno per chi non vive qui. Per chi non sa cosa è la Vicinia, che sembra un nome stranissimo e invece racchiude un senso di appartenenza fortissimo. Le Vicinie, un’istituzione socio-politico amministrativa medievale. Realtà storiche che riguardano ‘pezzi’ di paese che condividevano insieme e venivano amministrati immobili e terreni, ma si occupa anche del finanziamento di borse di studio ma anche di sostegno e progetti di volontariato. A Bessimo di Rogno, nei giorni scorsi, c’è stata l’assemblea della Vicinia, un colpo d’occhio e un colpo al cuore di commozione nel vedere la gente riunirsi di nuovo e discutere insieme, altro che incontri su zoom o meet o altre piattaforme web. Qui, seduti a raccontare e discutere: “Ringrazio la Presidente e tutto il consiglio direttivo per l’invito, è stata un’ottima occasione di confronto su vari temi che riguardano la frazione di Bessimo, i suoi cittadini e le due amministrazioni comunali di Rogno e Darfo – commenta il sindaco di Rogno Cristian Molinari – pubblico davvero delle grandi occasioni quello che venerdì 21 maggio alle 20 si è presentato all’Assemblea organizzata dal consiglio di amministrazione della Vicinia di Bessimo. Assemblea che, come ogni anno, presenta il bilancio e il rendiconto economico dell’anno appena trascorso e discute insieme all’assemblea la destinazione degli utili”. “Il pubblico delle grandi occasioni– spiega la presidente – più di 70 persone sul piazzale antistante il campo sportivo di Bessimo, nel rispetto delle norme anti covid vigenti. Come ogni anno si presentano i bilanci, e da circa vent’anni si premiano le famiglie che risiedono nelle due frazioni dei Comuni di Darfo e di Rogno. Vengono consegnate le borse di studio ai ragazzi licenziati dalla terza media, ai ragazzi che hanno superato l’esame di maturità, ai laureati, ai bambini nati nell’anno e si interviene con la retta di un mese per i bambini che frequentano l’asilo nido di Bessimo. Questo momento della consegna dei diplomi e delle borse di studio è il momento più emozionante della serata, perché ci permette di conoscere questi ragazzi, che vediamo in giro per il paese o alla fermata dell’autobus, riusciamo a collocarli e a dare una loro identità, alle loro famiglie, permettendo a tutti una crescita sociale…
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