ROGNO – UCRAINA – DomaniZavtra: diario di guerra dagli orfanotrofi

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Passo dopo passo. Giorno dopo giorno. DomaniZavtra fa la spola tra le nostre valli e il cuore dell’Ucraina, tra gli orfanotrofi bombardati e i paesi martoriati. Diego Simonini e i suoi volontari raccontano con aggiornamenti quotidiani quanto sta succedendo lassù: “Sono ormai centinaia i volontari che ci stanno aiutando a raccogliere gli aiuti per la popolazione ucraina. 

Orfanotrofio di Gorodnya (dove abbiamo iniziato la nostra attività)

La cittadina è a nord est, circa duecento chilometri da Kiev nella zona di confine Russia/Bielorussia/Ucraina. E’stata sin dall’inizio investita dall’invasione con continui passaggi di truppe e mezzi che andavano a sud, è a poche decine di chilometri da Chernihiv capoluogo dell’Oblast (regione/provincia), città molto battuta dai bombardamenti russi.

I bambini rimasti in istituto sono circa una cinquantina (erano quasi duecento), poiché molti sono stati ospitati nelle famiglie della zona. Il gruppo di bimbi è nelle cantine. Ci sono problemi di approvvigionamento di cibo ma grazie alla solidarietà della popolazione hanno qualcosa da mangiare. Per quanto, non lo possiamo sapere.

Pryluky, 150 chilometri a sud est di Chernihiv. In questa zona ci occupiamo di un Ospedale pediatrico per orfani con circa cento ospiti di cui alcune decine gravemente disabili.

Orfanotrorio/scuola speciale di Udaitzì a sud est di Pryluky con circa un centinaio di bambini con vari livelli di disabilità. Nella stesso zona opera una Casa Famiglia per orfani che gli aiuta quando escono dagli istituti ad inserirsi nella società.

 Orfanotrofio di Yablunivka nella zona di Pryluky con circa un centinaio di ospiti.

In tutte queste realtà DomaniZavtra ha in questi anni ristrutturato gli edifici, fornito gli arredamenti, portato aiuti d’ogni tipo, fatto partire iniziative educative, garantito agli orfani con gravi problemi di salute l’assistenza sanitaria che negli ospedali, soprattutto nei reparti specializzati, è a pagamento.

Accanto a ciò c’è poi l’ospitalità in Italia di gruppi di orfani che causa Covid si è momentaneamente interrotta.   

Sia da Pryluky, da Udaitzì e Yablunivka ci giungono notizie che la zona è stata fortunatamente fino ad oggi coinvolta marginalmente nel conflitto e a parte i grandi problemi di rifornimenti sia di cibo che di materiale sanitario non segnalano tra i bimbi vittime o feriti. Siamo pronti nel caso ci siano le garanzie di sicurezza per i nostri volontari a raggiungere gli istituti con convogli di aiuti.

Stiamo lavorando senza sosta con tutti i canali e i contatti sia ucraini che italiani, a livello personale e istituzionale, per riuscire in qualche modo ad uscire da questa pesante situazione. 

In Italia l’immensa solidarietà che stiamo avendo continuiamo ad incanalarla verso i confini polacchi e poi verso l’interno dell’Ucraina. Si è attivato in queste ore un canale tramite l’Ambasciata ucraina in Italia che ha individuato alcuni Hub riconosciuti ed organizzati per l’invio di autotreni nei territori del conflitto. Stiamo facendo confluire il nostro materiale per la spedizione nell’Hub di Verona….

 

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