“Volevamo ‘svecchiarlo’ un po’, questo nostro Palio, perché ormai aveva quasi raggiunto i 30 anni e si era un po’…appannato, vedendo scemare via via anche l’entusiasmo e la partecipazione della gente”
Così dice Alessandro Pizzatti, che insieme a Paolo Mondini, a Matteo Sangalli ed ad altri amici ha sempre avuto a cuore il ‘Palio delle Contrade’ e che vorrebbe ‘svegliarlo’ un po’ dal sonno in cui è caduto, dopo essere stato, per numerose edizioni, una realtà molto affermata nel paese.
“L’anno scorso il Palio era addirittura ‘saltato’ perché, su sette contrade, solo cinque avevano raggiunto il numero minimo di partecipanti….Forse però c’entra anche il fatto che le contrade stesse sono state disegnate 30 anni fa, con concetti adatti all’epoca e non al presente; e con un regolamento troppo complesso, che gestiva male la partecipazione potenziale dei nostri circa 4000 abitanti, e che è divenuto terreno fertile per una quantità di polemiche e litigi non più sostenibili”
Il giovane Comitato ha pensato perciò ad un palio completamente rivisitato, con nuove regole, nuovi tornei, e soprattutto con contrade completamente ridisegnate sul territorio. Nella consapevolezza che questo possa essere si un rischio, ma soprattutto un’entusiasmante sfida, capace di riaccendere la passione verso questo particolare evento folkloristico. Per realizzare il loro scopo hanno anche compilato una sorta di rullino di marcia che elenca le maggiori novità introdotte…
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