L’altopiano è diventato terra di furti negli ultimi mesi. Non è rimasto escluso l’abitato di Rovetta. Torniamo a quella sera, erano i primi giorni di gennaio, il 4 per essere precisi. È già buio da una manciata di ore e i malviventi non hanno perso tempo. Siamo in via Zenier, a pochi passi dalla Casa degli Alpini. Un bersaglio sicuro, luci spente, tapparelle abbassate, in casa non c’è nessuno. Dieci minuti di orologio, poi la fuga. Chissà dove. Francesca non vive più qui da un paio di anni, ma è stata lei ad aprire casa e trovare tutto sottosopra, “solo la taverna era in ordine, il soggiorno, la cucina, le stanze da letto… tutto ribaltato”. I suoi genitori erano fuori per qualche giorno e da qui passavano i vicini per un controllo quotidiano, “sono passata anche io per dare da mangiare alla nostra gatta, ma non c’era nulla di strano, niente che potesse farmi pensare ad una cosa simile. La casa si affaccia sulla strada, anche se dalla parte della Casa degli Alpini c’è una recinzione e poi un prato dove si accede al bosco”.
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