ROVETTA – Iryna, da barista ad artista: “Non potevo permettermelo, la mia prima tela è stato un cartone delle brioches ritagliato, ora…”

0
1348

Claudia e Iryna: due donne, due artiste. Nella durezza della vita è sbocciato l’incanto dell’arte

Claudia e Iryna si conoscono da poche settimane, ma dalla complicità dei loro sguardi sembra che si conoscano da una vita. Ad unirle è stata la grande passione per l’arte che ha fatto incrociare le loro strade a Clusone, al festival ‘Lo Spirito del Pianeta’. Iryna era impegnata a pirografare il Colosseo, mentre Claudia è rimasta colpita dalle opere d’arte appese alle sue spalle mentre passeggiava tra gli espositori. “Mi ha colpito la sua tecnica – spiega Claudia – e mi sono fermata ad osservarla, quando mi ha detto che era autodidatta sono rimasta ancora più colpita. Quello che vedevo in ogni opera era un profondo studio delle varie tecniche, i chiaro scuri, la prospettiva e la proporzione”. Claudia & Irina, due artiste, due talenti, due storie diverse che s’incontrano in unico punto.

Qui pubblichiamo uno stralcio dell’intervista ad Iryna.

***

Ho iniziato a disegnare quando ero una bambina, adoravo gli animali ma disegnavo anche i vestiti fantasticando di diventare stilista da grande, poi la vita mi ha portato a fare tutt’altro… fino ad aprile quando è nato ‘Iryzart’ e oggi sono un’artista artigiana”, inizia a raccontare Iryna, di cognome Gorbatkova, con voce emozionata. 35 anni, un accento che ricorda le sue origini ucraine – ma da molti anni vive a Rovetta – e un amore infinito per l’arte che le fa brillare gli occhi scuri.

Le mie fantasie si sono spente perché crescendo la mia educazione mi ha portato a guardare lavori più ‘seri’, perché l’arte era vista solo come un hobby. In Italia sono arrivata nel 2001, ma vivevo al Sud, dove ho frequentato le scuole; ho fatto il liceo linguistico perché conoscendo l’ucraino e il russo, avrei potuto studiare altre lingue e pensare ad un futuro da interprete. La crisi ci ha portato a trasferirci al nord, ma nonostante questo abbiamo vissuto un periodo economicamente difficile e avendo un fratello più piccolo, ero l’unica che poteva trovare lavoro prima possibile e ho iniziato a fare la barista”.

L’arte però ha sempre cercato di farsi spazio nel tuo cuore: “Il pensiero di cambiare la mia vita c’è sempre stato ma il tempo vola e ho fatto la barista per circa 12 anni. Sono molto ambiziosa e quindi nel tempo libero ho sempre cercato di imparare qualcosa di nuovo infatti ho creato gioielli di bigiotteria e provato a fare nail art, ma ho sempre capito che non era la mia strada ed ero sempre alla ricerca di me stessa”.

Quando sei tornata a disegnare? “Ogni volta che guardavo un’amica dipingere restavo incantata… era il 2015. Ho deciso di comprare dei pennelli e dei colori poco costosi per fare qualche quadretto per me e la mia prima tela è stato un cartone ritagliato dalla scatola delle brioches…

ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 19 LUGLIO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui