È una mattinata di fine agosto, mancano pochi giri di orologio alle 9, lascio alle spalle il rumore delle auto che percorrono la strada principale verso Rovetta per immergermi nel silenzio e nella natura. Una stradina che si fa presto sterrata, ai lati muri di pannocchie che mi lasciano intravedere solo il cielo azzurro mi portano dritti all’azienda agricola ‘Luca Beccarelli’. A fare gli onori di casa ci pensa Kimbo, un dolce cagnolino che mi accoglie scodinzolando e chiedendo qualche coccola di benvenuto. Sono in anticipo, ma Luca, titolare insieme alla mamma Ivana, mi accoglie con il sorriso, “siamo già di corsa stamattina”, e l’avevo immaginato, ma prometto di fare presto.
Non mi trovo qui per caso, a metà settembre Rovetta riporta sulla tavola (e non solo) la sua storia e le sue antiche tradizioni, quelle della patata e del mais rostrato rosso. E quella di Luca è una delle tre aziende agricole di Rovetta che porta avanti questa tradizione.
33 anni, classe 1991, camicia a quadri bianchi e neri, annaffiatoio verde tra le mani per dar da bere a Lucrezia, voce squillante e una parlantina di chi questo mestiere lo fa con una grande passione. Il profumo di caffè esce dalla cucina, mamma Ivana fa un saluto veloce prima di tornare alle faccende della giornata – che qui è già iniziata un po’ di ore fa – e noi ci immergiamo nel mondo di Luca, che è titolare di questa realtà dal 2018, “sono sempre stato in azienda, anche se per un po’ ho lavorato fuori, poi ho deciso di tornare a portare avanti l’attività, prima insieme al papà, Bruno, poi, da quando lui non c’è più, insieme alla mamma”.
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