Il Comitato Statale 42 della Val Cavallina torna ad alzare la voce. E stavolta a far parlare è la rotonda di Trescore. “La pazienza adesso è finita e noi vogliamo delle risposte”, esordisce Massimiliano Russo, portavoce del Comitato, che non usa di certo giri di parole.
“Faccio un appello diretto al sindaco di Trescore a cui vogliamo chiedere la data di inizio dei lavori o aggiornamenti in merito e per conoscenza facciamo la stessa domanda anche alla Provincia che ha finanziato l’opera. Invitiamo il Comune a questa riflessione perché attendiamo innanzi tutto ancora il progetto della variante che come tutte le opere in Italia avrà un aumento dei costi. Bisognerà fare un’attenta analisi: come e quando si troveranno le coperture per concludere entrambi i due lotti? Focalizziamo l’attenzione proprio qui, dai disegni pubblicati, il primo lotto finirebbe a circa 100 metri dal semaforo e quindi fare una variante che ti avvicina a Zandobbio per poi rientrare ancora sulla SP89 così vicino ad un semaforo è una cosa che fa riflettere… o meglio potremmo anche dire che ci preoccupa. Con l’intervento della rotonda si può applicare l’obbligo di svolta a destra e questo farebbe venir meno anche la necessarietà del semaforo antistante il locale ‘Mangiafuoco’ visto che c’è già una rotonda in prossimità. In Val Calepio i semafori li tolgono, basta guardare l’ultimo intervento previsto su Villongo, e non riusciamo a capire perché non si possa fare la stessa cosa in Val Cavallina, che da anni sta facendo delle richieste modeste e più che legittime, che sono fondamentali per favorire la sicurezza e così la viabilità. Chiediamo aggiornamenti perché il Comitato e i cittadini di pazienza non ne hanno più…
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