RUBRI…42 – Il Comitato: “Casazza esulta per qualcosa che non c’è. La variante di Trescore non basta”

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Riprendiamo dal punto esatto in cui ci eravamo lasciati, dalle considerazioni fatte da un consigliere comunale di Casazza che aveva preferito restare anonimo. “Va benissimo la variante di Trescore – diceva -, la stiamo aspettando. Però questo risolverà il problema del traffico solo per chi abita nelle zone di Luzzana, Entratico, Zandobbio. Ma per noi di Casazza e a maggior ragione chi abita sul Lago di Endine e nella zona dell’Alto Sebino, che cosa cambia? Quando si riuscirà ad arrivare ad una variante della Statale 42 per la zona di Casazza? Forse io sarò morto da tempo…”. In redazione suona il telefono, dall’altra parte c’è Massimiliano Russo, portavoce del Comitato Statale 42, che da tempo si concentra sui problemi relativi alla viabilità in Val Cavallina.

Ho letto l’intervento del consigliere di Casazza che ha deciso di restare anonimo e volevo fare una replica e alcune considerazioni perché da anni mi espongo per il Comitato e la viabilità in Val Cavallina. Per prima cosa a Trescore si sta lavorando ad un progetto, perché qualcuno in questi anni si sta adoperando. Casazza mi risulta che nell’ultimo Ptcp (Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale, ndr) abbia voluto togliere i vincoli dal progetto da Casazza in poi perché ci sia una variante. Ad oggi non è ancora depositato il progetto della variante di Trescore quindi rallegrarsi per qualcosa che ancora non c’è e sarà peraltro solo sul piano teorico, credo sia poco concreto. Invece il Comitato da anni si prodiga perché da Entratico a Endine ci siano degli interventi, si attende con una certa premura la progettazione commissionata dalla Comunità Montana per alcuni svincoli…

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