La temuta realizzazione di un termovalorizzatore/inceneritore da parte della ditta Montello Spa sta ancora tenendo banco in un’ampia area della Bergamasca (nella zona compresa tra Seriate, Val Cavallina, Val Calepio e Bassa Val Seriana). Si susseguono incontri, convegni, raccolte di firme, interventi sui mass medie e sui social di esponenti politici, sindaci, ambientalisti e comuni cittadini. La preoccupazione è infatti alta. Si teme infatti che in una zona già fortemente inquinata, una volta realizzato il termovalorizzatore la situazione possa ulteriormente peggiorare, mettendo a repentaglio la salute delle decine di migliaia di persone che abitano o lavorano in quel territorio.
Dopo le interrogazioni di consiglieri regionali di minoranza e la lettera di 41 sindaci contro l’inceneritore, a mostrare la sua preoccupazione è stato anche il Comitato di Gestione del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) delle ‘Valli d’Argon’.
Il PLIS comprende i territori dei comuni di San Paolo d’Argon (che è il capofila), Albano Sant’Alessandro, Cenate Sotto e Torre de’ Roveri; si tratta di un’area protetta molto vasta, di circa 650 ettari, dove trovano casa numerose specie arboree e molti gruppi di animali selvatici (mammiferi, rettili, anfibi e oltre 50 specie di uccelli). La costruzione da parte della Montello Spa di un termovalorizzatore potrebbe infatti mettere a rischio anche quest’area protetta.
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