Giorgio Bertazzoli è nella sua Sarnico, come sempre di corsa, che quest’anno la corsa si è fatta ancora più affannosa e intensa del solito. Qui, in questo meraviglioso fazzoletto di terra e lago è successo davvero di tutto, un 2020 che sarà difficile da dimenticare e manca ancora il rush finale: “Dalla meningite al Covid – commenta Bertazzoli – il paese più danneggiato d’Italia nel 2020”. Già, e intanto si cerca di arginare la recrudescenza del virus: “A Sarnico in questi giorni sono state ricoverate tre persone e 11 sono a casa in quarantena fiduciaria obbligata. Ho mandato la polizia locale a controllare se queste persone stanno rispettando la quarantena e infatti erano tutte a casa. Non abbiamo altra scelta che quella di seguire tutte le normative, ho voluto controllare proprio perché è troppo importante rispettare le regole per uscire da questa pandemia. Un paio di mesi fa Ats non riusciva a trovare in casa una signora positiva al Covid e siamo poi riuscita a rintracciarla in giro per il paese, ho dovuto denunciarla per il reato di mancata dimora. Ma d’altronde o si fa così o si rischia che il problema ci sfugga nuovamente di mano”. E Bertazzoli quest’anno ha cercato in ogni modo di evitare i contagi in paese e sarà cosi anche per il resto dell’anno: “Abbiamo cancellato ogni evento e sarà così anche per l’ultimo dell’anno. Ci saranno le luci di Natale, luci d’artista sparse per il paese per dare luce, colore e atmosfera al paese con la speranza di uscire tutti insieme da questo periodo nero…
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