SARNICO – ELEZIONI – Giorgio e Ghigo già pronti in pista, Paola ancora in… riscaldamento

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Sul lago è già primavera, i tre candidati stringono i tempi. Veramente due sono già pronti sulla linea di partenza, scaldano i muscoli, impazienti. Ma è ancora presto. La terza sta ancora fuori dallo stadio, non si sa ancora se riuscirà a presentarsi per tempo al “pronti via!”.

Cominciamo dal sindaco Giorgio Bertazzoli che non fa una piega, ha già ricevuto la “grazia” del terzo mandato, ha preso atto che non potrà essere il deus ex machina nei prossimi cinque anni, ci sono i due alleati… E a fiuto non si tratta di alleati facili. Renato Santin si è trovato (magari nemmeno se lo aspettava) a svolgere un ruolo maggioritario, dopo aver passato tutta la vita a fare opposizione da destra. Vicesindaco? Per carità, non se ne parli, dopo una notizia del genere pubblicata da un giornale si è scatenato un putiferio: “Gli incarichi e le nomine si danno dopo le elezioni, a risultati acquisiti”. È il ritornello che i triumviri (Giorgio Bertazzoli, Renato Santin e Serenella Cadei) ripetono, “Quella notizia non si sa da dove sia uscita, ma è un falso”.

In realtà le nomine dipenderanno anche proprio dai voti ottenuti dai singoli tre partiti, Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Ma come si fa a calcolarli se i voti vanno alla lista? Basterà contare le preferenze che avranno i singoli candidati, tenendo conto che è sempre valido il 4-4-4 fissato al momento del grande patto tra i tre partiti. In realtà anche le preferenze non danno un conteggio esatto dei voti ai singoli partiti, avendo probabilmente molte schede senza espressione di preferenze. E allora si guarderà magari alle elezioni europee che si tengono lo stesso giorno. E poi insomma alla fine come al solito avranno vinto tutti e Bertazzoli sarà chiamato a mettere in campo il suo ecumenismo…

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