SARNICO IL PROTAGONISTA – GIULIANO BONASSI Le Confessioni di Giuliano l’apostata, sfiduciato nel blitz di fine marzo

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(p.b.) Giuliano Bonassi ha avuto qualche notte per smaltire i postumi del blitz che gli ha scippato la poltrona di presidente della Casa di Riposo. Lo chiameremo “Giuliano l’Apostata” da che è stato nominato dall’attuale Amministrazione e da questa è adesso considerato poco meno di un “eretico”, sfiduciato e manca solo la scomunica… “Sfiduciato da 4 consiglieri su 7”. Non erano 5 su 7? “No, il parroco Don Vittorio Rota era assente. La mozione di sfiducia è stata votata da Augusta Facchinetti area Forza Italia, da Mario Ziliani area Lega, da Vanessa Locatelli che è la compagna del sindaco e da Flavia Gozzini anche lei di area Lega. Non l’hanno votata, oltre sl sottoscritto, il dott. Alberto Canziani rappresentante della famiglia Bortolotti, erede dei Faccanoni, cui è intitolata la Casa di Riposo”.

Fatto sta che la mozione di sfiducia è passata. Lei non è più presidente. Resta in carica come consigliere? “Fino a quando non mi verrà comunicato qualcosa in contrario, resto consigliere. Ma la gravità è che l’ordine del giorno è restato incompiuto e c’era da approvare il bilancio di previsione che deve essere depositato e approvato entro il 30 aprile prossimo. Si è invece discusso a lungo sui due pareri legali diversi riguardo alla natura della Fondazione, se sia di valenza pubblica o privata. Discussione che ha visto due posizioni legali diverse, due pareri opposti. E’ chiaro che se è di natura pubblica non solo gli atti della mia amministrazione, ma anche quelli precedenti, non sarebbero corretti, perché il pubblico ha passaggi ben diversi nell’assegnazione di opere e appalti rispetto al privato. Ma quello che è successo mercoledì 30 aprile e soprattutto quello che è successo giovedì mattino sono fatti gravi. Non voglio fare polemiche, non c’è problema, andrò a fare qualcosa d’altro. Ma ci vuole, come dire?, eleganza anche nel fare queste cose. Il fatto successo giovedì mattino in particolare è grave, quando tre agenti della polizia locale hanno accompagnato il vicepresidente Ziliani (che a quel che ho capito adesso fa le funzioni pro tempore del presidente) e il sindaco Bertazzoli alla Casa di Riposo, dove volevano prendere possesso del mio ufficio e poi qualcuno li ha convinti che non avevano alcun titolo per farlo con quello spiegamento di forze, sta a dimostrare che non hanno ben presente le regole dettate da uno Statuto peraltro molto generico, che dà adito a diverse interpretazioni”….

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