Il sindaco Giorgio Bertazzoli è a dir poco euforico, la prospettiva di una sua ricandidatura per il terzo mandato è concreta.
Premessa: tra Lega e Fratelli d’Italia, con Forza Italia sullo sfondo, pare si sia trovato un punto di accordo, una mediazione che ha portato in prima battuta il 3 novembre scorso all’approvazione del “Disegno di legge costituzionale” su “Introduzione dell’elezione popolare diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri e razionalizzazione del rapporto di fiducia”, tradotto, all’elezione diretta del primo Ministro, presidente del Consiglio dei Ministri, fortemente voluta da Fratelli d’Italia. Che poi quel “Disegno di legge” venga valutato come uno “scarabocchio costituzionale” è marginale, intanto resta come un segnale (a salve?) per poter far dire che Giorgia Meloni mantiene le promesse, o almeno ci tenta.
La Lega, che va sul concreto, in cambio otterrebbe (per ora, in attesa di concretizzare le “autonomie” regionali) il terzo mandato per i sindaci nei Comuni almeno fino a 10 mila abitanti, sbloccando un tira e molla che dura da alcuni mesi. La richiesta iniziale della Lega arrivava anche a 15 mila abitanti e nella mediazione si sarebbe scesi a diecimila. Sono comunque migliaia i sindaci che adesso avrebbero via libera per il terzo mandato.
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