SCALVE. Dopo 62 anni la Valle perde la Presidenza del Bim che va a… Credaro E per un voto in Regione perde 2 milioni

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Questa è una storia che è difficile sintetizzare in poche righe. Da 62 anni Scalve, per le sue centrali idroelettriche, aveva “diritto” alla Presidenza del Bim dell’Oglio bergamasco, quello che incassa e distribuisce i fondi dei canoni idroelettrici. L’ha persa, la presidenza, per l’insipienza degli amministratori scalvini che hanno ricandidato il presidente uscente Gianni Toninelli su cui c’era il veto di molti, troppi, degli altri 51 sindaci del Bim. Ci si è mossi male e tardi e l’annuncio di Guido Giudici di voler andare alla guerra contro Alessandro Bigoni, presidente della Comunità Montana dei Laghi, si è rivelata un flop.

Ma l’altra notizia è che in Regione si è votata una legge e per 1 solo voto non è stato approvato un emendamento che avrebbe consentito a Scalve di avere, ogni anno, ben 2 milioni di euro, sempre per le centrali (la provincia di Bergamo perde in tutto 6 milioni l’anno). Il meccanismo era il trasferimenti a Bergamo della parte dei canoni che le società idroelettriche versano alla Regione. Che a Sondrio lascia il 100% di quella parte e alle altre province zero.

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