SCALVE – IL PERSONAGGIO – Il MONACO SCIENZIATO scalvino che inventò la macchina dei fulmini e dei raggi X e scisse per primo… l’atomo

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In concomitanza con gli appuntamenti del 27 e 28 luglio, quando il sabato pomeriggio è previsto un convegno sulla figura di Dom Agostino Zanoni e la domenica l’intitolazione al monaco-scienziato vilminorese della piazzetta antistante la palestra comunale e il complesso del Biennio, riportiamo il testo che accompagna le immagini del Dvd realizzato da Giorgio Fornoni e dedicato appunto alla storia di questo personaggio su cui Assunta Tagliaferri ha scritto un piccolo libro che sarà a disposizione dei partecipanti. Al convegno (dalle 16.00 in Comunità Montana) interverranno vari relatori tra cui lo stesso Giorgio Fornoni che per primo “scoprì” la storia di questo monaco pubblicando su Araberara del 21 novembre 2014 un lungo articolo. Sono seguiti post di rievocazione realizzati da Lucio Toninelli nel 2016 e Dino Panfilo nel 2017 sul gruppo facebook “Noi gente di Vilminore e di Scalve”.

 

Giorgio Fornoni

 

Dom Agostino Zanoni, bergamasco, di Vilminore di Scalve è stato certamente una delle personalità più originali e dotate del mondo benedettino italiano nella prima metà del secolo scorso.

 

Recentemente, ho raccontato con un filmato la storia del Prèt di Bà, il santo prete di montagna che dopo quattro generazioni riesce ancora ad appassionare la gente delle valli bergamasche, e non solo. Sono ormai pochissimi i testimoni diretti che hanno conosciuto don Francesco Brignoli nel suo eremo di Bani, tra le montagne della Valcanale, ma sono tantissimi quelli che lo ricordano nei racconti dei genitori, dei nonni o dei bisnonni. Proprio a loro, avevo chiesto di farci conoscere testimonianze, ricordi, lettere, qualcosa che ci portasse a rendere ancora più vivo e vero il suo ricordo.

 

La moria delle mucche

 

Sono arrivate tantissime lettere. Una però, mi è sembrata particolarmente meritevole di un approfondimento e porta in primo piano uno dei suoi discepoli più interessanti, un priore benedettino diviso tra teologia e scienza.

 

Dom Agostino Zanoni era il figlio di un contadino di Vilminore di Scalve, uno dei tanti che nella miseria di fine Ottocento lottava per sopravvivere con la sua famiglia.

 

Questa è la lettera che Agostino Noris, classe 1942, residente a Gandino, ci ha inviato e racconta: “…una mia pro-zia, Zanoni Ottavia, mi raccontava che quando era bambina, a suo padre incominciò a morirgli una mucca, dopo poco un’altra e così via… non mi ricordo quante, 4 o 5. Allora, disperato, decise di andare dal Pret di Bà. Diceva che quando suo padre arrivò in cima alla salita, prima del paese, si trovò davanti a sè don Francesco Brignoli, con le mani ai fianchi che gli disse subito, senza lasciarlo parlare: LIA M’PO CA TA SPETAE, CUSA SPETET A LASA’ NDA IN SEMINARE OL TO’ TUS, SPETET CA L’TA MORES TOCE I ACHE? (Era un po’ di tempo che ti aspettavo. Cosa aspetti a lasciare andare in Seminario tuo figlio? Aspetti che ti muoiano tutte le mucche?)…

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